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Il sogno infranto di Ségolène Royal. Per un tweet?

Tutta colpa di un tweet? Le legislative nel seggio della Rochelle facevano il loro corso normale della storia, la ex candidata all´Eliseo nel 2007 Ségolène Royal appoggiata dal partito socialista contro il dissidente Olivier Falorni, quando 140 caratteri sul popolare social network cambiarono tutto. A scriverli la neo première dame di Francia, Valérie Trierweiler, compagna del presidente Hollande, a sua volta, in un triangolo amoroso che neanche nei film, ex partner della Royal e padre dei suoi quattro figli.
 
“Buona fortuna a Olivier Falorni che non ha demeritato, che si batte a fianco degli abitanti de La Rochelle da così tanti anni con impegno disinteressato”, aveva scritto via Twitter, accecata dalla gelosia, la Trierweiler. Uno schiaffo alla sua rivale in amore, allo stesso Hollande, che in un comunicato garantiva “l’unica candidata che gode dell’appoggio presidenziale è Ségolène Royal” e a tutto il partito che la sosteneva. Una mossa che ha spinto la destra a schierarsi con Falorni pur di infastidire la maggioranza socialista. Un gesto che ha fatto parlare per giorni l´intera Francia e non solo.
 
Detto, anzi scritto, fatto. Oggi i risultati vedono l´ex candidata all´Eliseo nel 2007 battuta nel seggio della Rochelle al secondo turno da Falorni che ha raccolto il 62,97% dei consensi, grazie al sostegno ricevuto dagli elettori del centro destra.
Il sogno “è svanito, i grandi maschilisti di destra e di sinistra non potevano tollerarlo”, ha commentato a dir poco arrabbiata la Royal che puntava alla presidenza dell´Assemblée nationale mentre, ora ammette, “rifletterò sul mio futuro, su come mettere la mia passione per la Francia al servizio dei francesi. Ma i traditori finiscono sempre per pagare i loro tradimenti. Una cattiva azione ti perseguita, non c’è pace per i colpevoli”. A Valérie saranno fischiate le orecchie.
 
Ai cronisti che ovviamente non hanno mancato di domandarle delle conseguenze del famoso tweet, la grande sconfitta ha glissato con eleganza: “Non ha aiutato le cose, penso che non abbia facilitato le cose, potrei dire pudicamente”. Chissà cosa scriverà ora la première dame francese? Niente, speriamo.


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