Rinforzare la democrazia attraverso istituzioni “stabili, veloci ed efficienti”, le parole di Giorgia Meloni al Summit for Democracy. Gli interventi del Segretario di Stato Usa e del ministro degli Esteri ucraino per una pace giusta e duratura in Ucraina
Il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, è intervenuto nella mattinata di mercoledì al Summit for Democracy, la seconda edizione del formato di incontro creato dall’amministrazione Biden per rinforzare la democrazia riunendo leader dal mondo istituzionale, dal settore privato e dalla società civile.
Il presidente Meloni ha ringraziato il presidente Biden e ricordato che l’iniziativa è “una grande opportunità per le nostre democrazie di lavorare assieme e affrontare (…) le nuove minacce che la pandemia prima e la brutale aggressione della Russia all’Ucraina poi, hanno posto alle nostre istituzioni democratiche”.
“Le migliori condizioni per lo sviluppo”, ha detto Meloni, provengono da istituzioni che siano “stabili, veloci ed efficienti”. Secondo il presidente del Consiglio avere istituzioni più stabili ed efficienti significa poter godere di una maggiore affidabilità a livello internazionale e riuscire a concentrare le energie su grandi obiettivi strategici. “Siamo fermamente convinti che la democrazia italiana possa divenire ancora più forte e solida attraverso una riforma in senso presidenziale dello Stato”, ha aggiunto.
Aprendo i lavori del panel “A just and lasting peace in Ukraine”, il Segretario di Stato americano, Tony Blinken, ha ricordato che il primo vertice di questo tipo era stato lanciato dall’amministrazione Biden per guardare al futuro della democrazia, ben prima della guerra in Ucraina.
“Vediamo regimi autoritari che si spingono oltre i loro confini per costringere società libere e aperte attraverso politiche estere sempre più aggressive e revisioniste”, ha detto Blinken. “Nulla illustra la gravità di questa minaccia più della guerra brutale e ingiustificata della Russia contro l’Ucraina”.
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha voluto ringraziare gli Stati Uniti per avere assunto un ruolo di guida “nel mondo nella difesa della democrazia”. La Russia, secondo il ministro, non vuole solo distruggere l’Ucraina, ma “l’ordine mondiale basato sul diritto internazionale e sulla Carta delle Nazioni Unite”.
E a proposito dell’invasione che il suo Paese subisce, ha ricordato che Kiev accetterà la pace solo se questa garantirà la cessazione completa dell’aggressione russa, il completo ritiro delle truppe e la restaurazione dell’integrità territoriale all’interno dei confini internazionalmente riconosciuti.
Il ministro ucraino ha ricordato che uno dei punti essenziali del piano di pace di Kiev è la sicurezza alimentare. “Siamo grati alla Turchia, alle Nazioni Unite e agli altri partner per la loro assistenza nell’implementazione della Black Sea Grain Initiative”.
Un punto ripreso mercoledì dal presidente Meloni: “L’Italia è impegnata a dare il proprio contributo in termini di investimenti e a condividere la sua profonda esperienza nel settore della sicurezza alimentare”, ha detto la premier italiana.