L’influente rappresentante dem, presidente della commissione Intelligence, ha scritto ai manager delle principali aziende che si occupano di intelligenza artificiale invitandoli a mettere “la sicurezza in primo piano”
Nei giorni scorsi, Mark Warner, esponente di spicco del Partito democratico statunitense e presidente della commissione Intelligence del Senato, ha inviato una serie di lettere agli amministratori delegati delle principali aziende che si occupano di intelligenza artificiale invitandoli a mettere “la sicurezza in primo piano nel vostro lavoro”. Tra i destinatari figurano OpenAI, Scale AI, Meta, Google, Apple, Stability AI, Midjourney, Anthropic (guidata dall’italo-americano Dario Amodei), Percipient.ai e Microsoft. Il senatore chiede risposte alle sue 16 domande sulle pratiche di sicurezza entro il 26 maggio. Per sottolineare il suo punto di vista, lo staff di Warner ha utilizzato l’intelligenza artificiale per scrivere buona parte del comunicato stampa. Il democratico della Virginia ha commentato su Twitter che l’intelligenza artificiale ha fatto “abbastanza bene”.
Warner ha osservato che, abbracciando i principi della security-by-design, le aziende hanno la possibilità di affrontare le conseguenze dannose delle loro tecnologie oggi piuttosto che più domani, come è accaduto troppo spesso nella storia recente dello sviluppo tecnologico. Con l’integrazione dell’intelligenza artificiale in un’ampia gamma di applicazioni, “è imperativo affrontare le minacce alla sicurezza non solo digitale, ma anche fisica e politica”, ha scritto Warner.
Warner chiede inoltre alle aziende di fornire maggiori informazioni sui problemi legati all’affidabilità, alla trasparenza dei ricercatori e alle potenziali distorsioni degli algoritmi. La lettera fa seguito all’annuncio congiunto di martedì di quattro importanti agenzie statunitensi che si impegnano a utilizzare le normative statunitensi esistenti per reprimere i prodotti di intelligenza artificiale che perpetuano discriminazioni e frodi.
Aziende come OpenAI, leader del settore, si sono impegnate ad affrontare i problemi di sicurezza e di società posti dai suoi prodotti. Ma Warner, una delle voci più influenti sulla politica tecnologica al Senato, ha detto che questo non ha ovviato alla necessità di regole più severe. “Al di là degli impegni dell’industria, tuttavia, è chiaro che un certo livello di regolamentazione è necessario in questo campo”, ha scritto Warner nelle lettere.
I rischi posti dall’intelligenza artificiale hanno attirato l’attenzione di altri importanti legislatori. All’inizio del mese, il democratico Chuck Schumer, leader della maggioranza del Senato, ha annunciato di essere al lavoro su un quadro normativo per il settore. I legislatori dell’Unione europea hanno recentemente richiesto un vertice globale sull’intelligenza artificiale, citando i rischi dell’uso della tecnologia da parte di Paesi non democratici, e stanno valutando una proposta di ampio respiro per regolamentare l’uso della tecnologia, l’Eu AI Act.
Solo nelle ultime ore, ChatGpt è di nuovo disponibile in Italia. L’azienda sviluppatrice, OpenAi, ha infatti concluso un accordo col Garante, accettando di adeguarsi alla normativa europea sulla privacy. Il garante italiano aveva bloccato il servizio di intelligenza artificiale più usato nel mondo perché non garantiva la protezione dei dati personali e l’uso che il sistema ne fa per migliorare gli algoritmi.