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Chi è l’americano di 78 anni condannato all’ergastolo in Cina

John Shing-wan Leung, residente a Hong Kong con passaporto americano, è stato condannato dalle autorità cinesi e privato a vita dei suoi diritti politici con l’accusa di spionaggio. Aveva fondato un’associazione di amicizia tra la città americana dell’Oklahoma e la città meridionale cinese di Guangzhou, organizzando visite per funzionari uomini d’affari

Il 78enne John Shing-wan Leung, residente a Hong Kong con passaporto americano, è stato condannato all’ergastolo dalle autorità cinesi e privato a vita dei suoi diritti politici. Secondo un comunicato del Tribunale Popolare Intermedio della città di Suzhou, l’uomo è colpevole di spionaggio ai danni della Cina.

Il tribunale ha spiegato che sono state “adottate tutte le misure obbligatorie in conformità della legge” ad aprile del 2021, ma non è stato specificato da quanto tempo l’uomo è in stato di arresto. Non sono stati forniti nemmeno i dettagli sulla natura dei reati. Si sa soltanto che a John Shing-wan sono stati sequestrati tutti i beni personali per un valore di circa 71.000 dollari.

Secondo il sito South China Morning Post, Leung è stato arrestato nell’aprile 2021 dall’Ufficio per la sicurezza nazionale di Suzhou, una città vicina a Shanghai nella Cina orientale: “La dichiarazione del tribunale ha rivelato la carta d’identità di Hong Kong e il numero del passaporto statunitense di Leung, ma non ha rivelato ulteriori dettagli sul suo passato”.

Un articolo del 2004 del People’s Daily indica una persona con lo stesso nome, nata a Hong Kong, che era uomo d’affari negli Stati Uniti con stretti legami con funzionari dei governi locali di entrambi i Paesi.

L’articolo sostiene che Leung ha fondato nel 1985 un’associazione di amicizia tra la città americana dell’Oklahoma e la città meridionale cinese di Guangzhou, e “ha attivamente promosso e avviato scambi commerciali e culturali tra Cina e Stati Uniti e ha ripetutamente invitato e organizzato visite per funzionari del governo locale degli Stati Uniti e uomini d’affari d’oltremare in Cina per investimenti”. Ci sono infatti diverse fotografie in rete di Leung che partecipa ad eventi in presenza di alti funzionari cinesi.

Ad aprile, il governo di Xi Jinping ha modificato la Legge anti-spionaggio per allargare la definizione del reato, vietare il trasferimento di informazioni relative alla sicurezza nazionale e includere la collaborazione di organizzazioni di spionaggio e agenti nella categoria di spie. Secondo la normativa, la condanna per chi minaccia la sicurezza nazionale e partecipa ad operazioni di spionaggio potrebbe essere da 10 anni di carcere all’ergastolo.

La legge contro le attività di spionaggio era entrata in vigore nel 2014 ed è considerata “lo strumento più potente di Pechino per reprimere le interferenze esterne”, sostiene il South China Morning Post.

La guerra cinese di spionaggio contro gli Stati Uniti e i suoi alleati è aumentata con le tensioni sull’intelligence tecnologica e sulla sicurezza nazionale. E tra i casi di repressione più significativi ci sono il processo a un cittadino giapponese impiegato dal produttore di farmaci Astellas Pharma, che è stato arrestato in Cina a marzo, che ha spinto alti funzionari del governo giapponese a protestare e chiedere il rilascio dell’uomo. E alla lista si aggiunge ora Leung.



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