Visitatori di Roma, c´è una nuova imperdibile meta da aggiungere alle vostre guide. Domani apre le porte nella Capitale il più grande Eataly al mondo. 17mila metri quadrati dedicati al gusto, alla cucina, alla cultura, ai prodotti italiani. Una piccola città nella città realizzata dal geniale Oscar Farinetti che da Torino sede del primo Eataly ne ha fatta di strada. Eataly dona una nuova vita al Terminal di Ostiense che venne costruito per i Mondiali del Novanta ma che aveva finito per diventare una tendopoli assai poco vivibile e dignitosa per molti profughi, soprattutto afghani.
Ora questo nuovo progetto riqualifica l´intera area, porta turismo, sono attesi 5mila visitatori ogni giorno, e lavoro, saranno assunte 500 persone. L´architettuta è minimal, tutta vetro e acciaio, ma di vero impatto, anche in lontananza.
Sarà il numero 19 al mondo e come ognuno di essi si caratterizzerà per un tema. E quale scegliere per la città più bella sulla faccia della Terra se non la bellezza? Dopo tutto, viene scritto sul sito, sarà la bellezza a salvare l´Italia. Nei quattro piani del tempio del gusto romano saranno presenti 23 tipologie di ristoro, dal punto dove assaggiare una piadina preparata al momento al ristorante super chic Italia dedicato a Modigliani. Ma ognuno dei 14mila prodotti che sarà possibile trovare a Eataly sarà di qualità e selezionato con attenzione, dal pane alla pasta allla birra saranno tutti fatti in casa.
A Eataly si assaggiano prelibatezze ma si può anche imparare a farle. Otto le sale dedicate ai corsi e un “tavolo dei 10 fortunati” dove dodici chef di fama internazionale prepareranno menù esclusivi per i più fortunati che riusciranno a prenotarsi in tempo su internet. Il ricavato andrà in beneficienza. Così come per il brindisi con le autorità il 14 giugno è stata scelto spumante e grana padano, acquistato dai produttori emiliani colpiti dal sisma. Perché Eataly promuove il marchio più forte ma spesso più bistrattato che abbiamo, il marchio Italia.
