Formiche in collaborazione con Lazard organizza l’evento dal titolo “Asset owners e settore idrico: un dialogo possibile”, che si terrà a Roma martedì 13 giugno presso il Centro Studi Americani a partire dalle ore 10.30. Tutti i dettagli
Come noto, l’acqua è la risorsa più importante tra quelle presenti in natura: essa, infatti, contribuisce allo sviluppo della vita sulla Terra, alimentando al contempo ampi settori dell’economia. Un asset cruciale, quello idrico, del quale non ci si cura ancora abbastanza. Per comprendere appieno le potenzialità del settore e tracciare il perimetro di un efficientamento strutturale per il futuro, Formiche in collaborazione con Lazard organizza l’evento dal titolo “Asset owners e settore idrico: un dialogo possibile”, che si terrà a Roma martedì 13 giugno presso il Centro Studi Americani – Via Michelangelo Caetani, 32, a partire dalle ore 10.30.
Nonostante l’Italia abbia ormai raggiunto una governance locale chiara, funzionale alla dotazione di un servizio idrico integrato su gran parte del territorio nazionale, lo stato di salute dell’infrastruttura continua ad impensierire: secondo l’Istat, infatti, nel 2020 sono andati dispersi 0,9 miliardi di metri cubi di acqua, pari al 36,2% di quella immessa in rete, con una perdita giornaliera per km pari a 41 metri cubi. Una falla capace di vanificare tutti gli sforzi, mettendo a repentaglio la sicurezza nazionale, oggi che i cambiamenti climatici hanno modificato la mappa delle precipitazioni, con pesanti ricadute su ampi settori dell’economia nazionale dovute alla siccità: dall’agricolo all’industriale, passando per quello energetico.
Sulla scorta del Recovery & Resilience Facility (Rrf) del Next Generation EU, il Pnrr ha permesso al Paese di individuare una serie di interventi mirati all’efficientamento, alla crescita e al miglioramento della competitività. Tra questi, quelli ricompresi nella seconda Missione del Piano sono dedicati all’acqua: un’occasione da non perdere per efficientare ed innovare la rete, preparando il settore a vincere le sfide del nostro tempo.
Il convegno, incentrato sul futuro dell’infrastruttura idrica e sui player capaci di garantirlo, sarà aperto dai saluti introduttivi di Roberto Sgalla, Direttore del Centro Studi Americani e dai saluti istituzionali di Massimiliano Atelli, Presidente della Commissione Via-Vas e della Commissione Pnrr-Pniec. Il primo panel di discussione, “Gli asset owners italiani: profilo, orizzonti temporali, modus operandi”, moderato da Uberto Andreatta, Senior Advisor, Studio Legale Scala, vedrà gli interventi di Sergio Corbello, Presidente di Assoprevidenza; Giovanni Maggi, Presidente di Assofondipensione; Alberto Oliveti, Presidente della Fondazione ENPAM e ADEPP; Francesco Profumo, Presidente della Fondazione di Compagnia di San Paolo e di ACRI.
La seconda roundtable, “La questione idrica in Italia: prospettive industriali e finanziarie”, moderata da Giorgio Rutelli, Direttore di Formiche.net, avrà come protagonisti Antonio Amati, Direttore Generale Divisione IT di Almaviva; Paola Bertossi, CEO di Fisia Italimpianti SpA – Gruppo Webuild; Giordano Colarullo, Direttore Generale di Utilitalia; Monica Manto, Direttrice Generale di Acquevenete SpA e Presidente Viveracqua Scarl e Francesca Menabuoni, Amministratore Delegato di Nuove Acque SpA. Le conclusioni, inoltre, saranno curate da Marco Samaja, Amministratore Delegato di Lazard Italia.