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I Rolex nel cassetto! Ecco perché in Cina vince la linea della austerità

Via gli abiti di lusso, gli orologi e le borse di marca. Niente più alberghi cinque stelle e taglio a bonus e stipendi. Ai dipendenti del settore sono state imposte una serie di misure restrittive per seguire la linea politica, a favore dell’uguaglianza e contro la corruzione, di Pechino

Via gli abiti e gli orologi costosi, i rimborsi viaggio di lusso e di intrattenimento. Le società finanziarie cinesi hanno deciso di imporre ai loro dipendenti una rigida linea di austerità – visibile e non – per seguire la politica del governo contro la disuguaglianza economica e sociale.

Le misure di taglio riguardano stipendi e bonus, ma anche il modo di vestire per andare in ufficio e le spese. Secondo l’agenzia Reuters, le autorità guidano una campagna che promette di porre fine alla corruzione e spingere la crescita economica e il mondo delle finanze cerca di seguire il passo.

Un cambiamento epocale, giacché i banchieri e altri consulenti del settore finanziario sono tra i lavoratori più pagati nella Cina, e la loro ricchezza e stile di vita non è mai passato inosservato. Infatti, all’inizio dell’anno era stata promessa l’eliminazione della cosiddetta “élite finanziaria”, molto appariscente. “Ciò ha spinto una serie di società finanziarie, sia statali che del settore privato, ad adottare misure proattive per assicurarsi di non cadere in fallo con le autorità – si legge su Reuters -, anche se la retorica ufficiale sulla spinta alla ‘prosperità comune’ del presidente Xi Jinping è diminuita”.

Tra questi riassetti ci sono, per esempio, le istruzioni rivolte al personale di un grande fondo comune di investimento statale cinese e di una banca di medie dimensioni “a non ostentare stili di vita di fascia alta”. Il fondo di investimento ha anche chiesto al personale di astenersi “dal pubblicare foto di pasti, vestiti o borse costose sui social media, per evitare di attirare l’attenzione o critiche pubbliche”.

Un’altra banca ha chiesto ai dipendenti di evitare di indossare marchi di lusso o portare borse di lusso sul posto di lavoro, vietando al personale di soggiornare in hotel a cinque stelle quando viaggiano per lavoro.

Ma la “rivoluzione” contro il lusso non si limita all’apparenza. L’agenzia Reuters sostiene che la Industrial and Commercial Bank of China e la China Construction Bank Corp “prevedono di tagliare alcune indennità dei dipendenti presso la sede centrale delle banche a partire da quest’anno.

CITIC Securities sta tagliando gli stipendi in tutta la sua divisione di investment banking, abbassando i salari di base fino al 15%”. Uguali misure sono state applicata alla China International Capital Corp, che il mese scorso ha tagliato i bonus di quest’anno per i banchieri d’investimento del 30%-50% rispetto all’anno precedente.

Xin Sun, docente di Economia cinese e dell’Asia orientale al King’s College di Londra, ha spiegato a Reuters che la disuguaglianza in Cina ha raggiunto un livello elevato da molto tempo, per cui tagliare i benefici delle “élite finanziarie” ha lo scopo di reprimere la disuguaglianza all’interno del regime per la stabilità politica: “In un momento in cui lo slancio della crescita economica è stato lento, e il budget complessivo del governo non sta crescendo così velocemente come prima, è una priorità politica fondamentale del Partito – e il motore più importante dietro l’attuale spinta all’austerità – distribuire risorse e benefici all’interno del regime”.



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