“Reti ultraveloci: sfide e opportunità nella Regione Sardegna” è il convegno organizzato da Infratel a Cagliari per promuovere la digitalizzazione nella Regione. Ecco chi c’era e cosa è stato detto
Infratel ha organizzato lo scorso 30 giugno un convegno per promuovere le infrastrutture a banda ultralarga fissa e 5G in Sardegna per cogliere l’opportunità della digitalizzazione.
All’evento che si è svolto a Cagliari e dal titolo “Reti ultraveloci: sfide e opportunità nella Regione Sardegna” hanno preso parte l’ad di Infratel Marco Bellezza, il sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti, il presidente della commissione Tlc della Camera Salvatore Deidda, il capo del Dipartimento per la trasformazione digitale Angelo Borrelli, l’assessore regionale dell’Ambiente Marco Porcu, il direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità di Inwit Michelangelo Suigo e rappresentanti locali delle istituzioni e gli operatori delle telecomunicazioni.
“Le reti ultraveloci sono essenziali non solo per il comparto turistico, ma anche per tutti gli altri settori dell’economia e per migliorare l’offerta dei servizi ai cittadini – ha detto il sottosegretario Butti – Le telecomunicazioni sono un’opportunità e un’importante sfida per l’isola. Siamo qui perché ora è necessario recuperare il rapporto con i territori e fare fronte comune per potenziare la capacità dei Comuni nella gestione dell’intero ciclo della digitalizzazione locale”.
“Con il Pnrr, insieme al governo, abbiamo finanziato cinque progetti principali per la Sardegna. Si tratta di Italia a 1 giga, che prevede di portare la fibra fino a casa nelle aree dove adesso c’è il rame, il 5G che andrà a intervenire nelle aree remote, dove non c’è connessione mobile e dove la porteremo con le nuove torri, e poi ci sono degli interventi su settori critici, quelli della sanità e della scuola, dove sarà portata la fibra sia nelle strutture di cura sia negli istituti scolastici”. Così l’ad Bellezza durante il suo intervento. “A ciò si aggiunge anche un intervento sulle isole minori, quelle dell’Asinara e di San Pietro, dove insieme a chi si è aggiudicato la gara stiamo rifacendo il cavo sottomarino dalle isole alla terraferma”, ha continuato.
“In territori come la Sardegna l’orografia non aiuta per gli interventi infrastrutturali di queste importanti opere. Insieme agli aggiudicatari dei bandi ce la stiamo mettendo tutta per conseguire gli obiettivi”, ha ribadito Bellezza, sottolineando che il piano delle cosiddette aree bianche che risale al 2016 e che riguarda alcune parti della Sardegna si sta completando. “Si tratta di una parte residuale, perché purtroppo all’epoca le regole della gara non prevedevano la possibilità di intervenire, come invece stiamo facendo ora con il Pnrr, nel tentativo di assicurare una copertura capillare, preferibilmente in fibra, ma anche con soluzioni via radio, per raggiungere le zone più remote della regione”, ha concluso Belezza.
Nel dibattito è intervenuo anche Michelangelo Suigo, ricordando che “Inwit si è aggiudicata, in qualità di mandataria in RTI con Tim e Vodafone, il bando del Pnrr per la densificazione 5G in 1.200 aree del Paese attualmente in digital divide. Sono 22 le aree della Sardegna di questo piano, corrispondenti a 18 siti da realizzare”.
Suigo inoltre ha evidenziato come questo tipo di incontri possano “consolidare il percorso di dialogo con il territorio e di superamento delle criticità. In Sardegna al momento abbiamo attivato il primo impianto 5G a Villaperuccio e sono in lavorazione 13 dei 18 siti, dei quali 6 sono in costruzione. Abbiamo riscontrato difficoltà nel 23% dei siti e nel 17% delle aree. Sono ancora troppi i vecchi regolamenti comunali non allineati con le previsioni del Codice delle Comunicazioni elettroniche che creano ostacoli alla realizzazione. Auspichiamo la pronta sottoscrizione della Convenzione e dei protocolli di intesa sul Pnrr con Anci/Infratel/Dipartimento per la Trasformazione Digitale e gli operatori. Accogliamo con favore la conferma data dal sottosegretario alla Presidenza del consiglio dei ministri di voler adottare una Direttiva per informare ulteriormente gli enti locali circa le semplificazioni normative adottate e la necessità di adeguare i propri regolamenti”.