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Università target delle spie. I consigli del direttore di MI5 agli studenti britannici

Davanti a tentativi di attori ostili non bisogna farsi ingannare da inviti a conferenze allettanti, proposte di collaborazione, “donazioni con vincoli” o “ricerche finanziate congiuntamente che creano dipendenza”

Secondo Ken McCallum, direttore generale di MI5, l’agenzia di controspionaggio del Regno Unito, le università britanniche, che “premiano l’apertura”, sono “bersagli attrattivi per lo spionaggio e la manipolazione”.

McCallum è tornato all’Università di Glasgow, dove si è laureato in matematica nel 1996, per la prestigiosa Bowman Lecture, con un messaggio chiaro agli studenti per metterli in guardia: la corsa scientifica globale è come la Guerra Fredda per portata, con attori ostili – Cina, Russia e Iran in primis – che rubano l’innovazione britannica con “sconfortante regolarità”. “Se il vostro campo di ricerca riguarda i materiali avanzati, l’informatica quantistica, l’intelligenza artificiale o le biotecnologie, solo per citarne alcuni, il vostro lavoro sarà di interesse per le persone impiegate da Stati che non condividono i nostri valori”, ha spiegato.

La lezione è stata tenuta a inizio giugno ma soltanto in queste ultime ore i giornali britannici hanno riportato i passaggi più importanti del discorso di McCallum. È la conferma dell’attenzione delle autorità britanniche al fenomeno. La scorsa settimana il Comitato parlamentare per l’intelligence e la sicurezza ha diffuso un allarmante report in cui, tra le altre cose, le università vengono definite un “ricco terreno di coltura” per la Cina alla ricerca di proprietà intellettuale e tecnologia militare, aggiungendo che alcune hanno chiuso un “occhio” sui rischi mentre prendevano soldi da Pechino. L’anno scorso il Times aveva rivelato che le università britanniche hanno accettato 240 milioni di sterline per collaborazioni di ricerca con istituzioni cinesi, molte delle quali con legami con le forze armate, facendo temere che il lavoro potesse aiutare Pechino a costruire nuove armi.

McCallum ha dato agli studenti consigli su come evitare di diventare vittime: non farsi ingannare da inviti a conferenze allettanti, proposte di collaborazione, “donazioni con vincoli” o “ricerche finanziate congiuntamente che creano dipendenza”. Non è xenofobia, ha proseguito: “Se guardate a ciò che i militari e i mercenari di [Vladimir] Putin stanno facendo in Ucraina; alla continua repressione del regime iraniano nei confronti del suo stesso popolo; alle limitazioni delle libertà a Hong Kong e alle violazioni dei diritti umani nello Xinjiang, o all’escalation della Cina intorno a Taiwan – non credo che vogliate che i frutti della vostra ispirazione e del vostro sudore siano rivolti a vantaggio dei governi russo, iraniano o cinese”.


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