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Mostra di Venezia, ricordando il regista Lino Miccichè

“Papà amava enormemente la vita e aveva trovato nel cinema qualcosa che lo aiutava a vivere meglio”. La voce del regista Francesco Micciché ripercorre la vita del padre Lino, intellettuale, critico e storico del cinema scomparso dieci anni fa.

Il suo film documentario “Lino Micciché, mio padre – una visione del mondo” è stato presentato alla 70esima Mostra del Cinema di Venezia per Le Giornate degli Autori. Il mondo di Micciché era quello del cinema italiano impegnato che ha segnato l’epoca tra gli anni Sessanta e Settanta. Allora il giovane critico fondava e animava il Festival di Pesaro, un punto di riferimento internazionale per il dibattito sul cinema di quegli anni. “Il rapporto tra autore e critico è stato fondamentale e Lino è stato protagonista di questa complicità”: A ricordarlo nel documentario tanti registi, divenuti amici, come Vittorio Taviani o Bernardo Bertolucci. Con la loro testimonianza la narrazione attraversa un momento importante della storia del cinema italiano.

Ma ci sono anche degli aspetti più personali nel documentario. “Attraverso un documentario su mio padre io ho ripercorso la sua vita e forse ne avevo bisogno”, ha detto il regista. Attraverso questo viaggio nasce anche la riflessione su una generazione di padri e sull’eredità che hanno lasciato ai loro figli.

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