“Lotta di tasse. Idee e provocazioni per una giustizia fiscale”: questo il titolo del nuovo libro di Francesco Delzio, edito da Rubbettino editore. La presentazione di oggi, avvenuta alla Camera dei Deputati e con l´introduzione del Presidente Gianfranco Fini, ha visto la partecipazione di un nutrito e prestigioso tavolo di relatori. Ad alternare le loro voci, oltre all´autore, erano presenti Luigi Abete, Lucia Annunziata, Guido Improta, Maurizio Landini, Nando Pagnoncelli e Florindo Rubbettino. Il moderatore Andrea Vianello ha assicurato ritmo e un dibattito non lineare, a tratti frizzante.
Il tema della pressione fiscale quale possibile freno alla crescita non è argomento nuovo ma, in tempi di recessione endemica, la discussione diviene prioritaria e crea insospettabili intese, ad esempio tra un rappresentante sindacale come Landini ed un manager come Delzio.
Una delle proposte emerse con maggior forza, ad esempio, è stata quella dell´ipotesi di un “bollino blu” per i commercianti, a riprova della loro regolare situazione contributiva. Proposta che ha visto diverse adesioni tra gli intervenuti.
Sulla provocazione del contributo fiscale per chi denuncia un evasore (per alcuni troppo simile ad una palese delazione), invece, la trasversalità viene meno.
Ancora le proposte di utilizzare i nuovi mezzi di comunicazione per stigmatizzare pubblicamente quei soggetti che frodano il Fisco o, di converso, elogiare i buoni esempi di chi è ligio alle imposizioni tributarie e l’impedimento di proseguire un’attività professionale o commerciale se si è ripetutamente scoperti ad evadere, questi altri due punti che hanno fatto da filo conduttore nel corso dei vari interventi.
Durante il dibattito, poi, momenti di aggancio con la contingenza, come con la Annunziata che dà atto a Monti di aver rispettato le previsioni di entrate economiche previste dall´Imu, segnalando come questo abbia messo una “pietra tombale” sui due partiti principali, Pd e Pdl, rei di non aver saputo interpretare il clima che cambia in tema di Fisco.
Il concetto viene ripreso dal sondaggista Nando Pagnoncelli, che sottolinea la straordinaria capacità degli italiani di passare in poco tempo dall’invidia per chi riesce ad evadere ed eludere, al risentimento verso gli stessi soggetti. Perché il Paese ha iniziato ad avere un’attenzione particolare alla lotta all´evasione? A questa domanda Pagnoncelli risponde con la generale crisi, con il successivo esplodere della necessità di avere più servizi e con il paradosso per il quale chi dichiara un reddito più basso del reale (o addirittura non dichiara nulla) usufruisce di servizi non dovuti, sottraendoli a chi ne ha un bisogno reale.
Successivamente il presidente di Assonime Luigi Abete pone l’accento sull’emersione di una generale sensibilità verso il giudizio di sanzione reputazionale: in Italia si tende molto a giustificare, specie in tema prettamente giudiziario (“attendiamo il terzo grado di giudizio”, come si sente spesso dire), ma la reputazione di ognuno travalica i meri aspetti sanzionatori della giustizia.
Abete si pone la domanda di come va distribuito il carico fiscale: bisogna lavorare per ridurre il delta tra reddito da lavoro, reddito d´impresa e reddito da capitale. Perché chi ha reddito da lavoro deve pagare una percentuale superiore da chi ha un introito da patrimonio? Piuttosto anche i patrimoni devono concorrere in maniera equa alla tassazione della fiscalità generale.
Sul finire della presentazione, una domanda del moderatore Vianello mette i piedi nel piatto dell’attualità: a Fini è richiesto un giudizio sull’annunciata discesa in campo di Silvio Berlusconi per le prossime elezioni politiche; il Presidente è abile nel divincolarsi, pur affermando che gli italiani sono ormai piuttosto accorti nel non accettare ancora soluzioni miracolistiche.
Trasversale tra gli interventi è stato l’autore, Francesco Delzio, autodefinitosi su Twitter “Manager. Scrittore. Docente universitario. Tuareg duro e puro, in cerca di oasi. E pronto a dare la Scossa. Per la Lotta di Tasse”; con i suoi interventi esplicativi sul suo testo ha smussato le critiche ricevute ad alcune delle sue proposte e contribuito a dare spessore ad un dibattito per nulla scontato.