Il colosso tecnologico investirà fino a 4 miliardi di dollari in una delle realtà più promettenti nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, entrando in competizione diretta con Microsoft (che mantiene la leadership grazie alla collaborazione pionieristica con OpenAI) e le altre Big Tech impegnate nella corsa del decennio
Si è scatenata una corsa forsennata tra le Big Tech da quando l’immenso successo di ChatGPT ha affascinato milioni di utenti e fatto intravvedere alle aziende le praterie di possibilità che si potrebbero spalancare con l’intelligenza artificiale generativa. L’ultimo passo è di Amazon, potenza dominante nel cloud computing oltre a essere titano dell’ecommerce, che stando a Bloomberg sarebbe pronta a investire fino a 4 miliardi di dollari in Anthropic.
Questa startup statunitense è tra le realtà più in vista nel campo dell’IA generativa grazie al suo chatbot Claude, che può essere sconosciuto ai più, ma viene annoverato tra i più avanzati del settore. Nei mesi in cui gli esperti lanciavano l’allarme sui rischi dello sviluppo incontrollato dell’IA, la stessa Anthropic si è distinta dalla competizione promettendo di costruire modelli incentrati sull’etica e sulla sicurezza. Lo sta facendo affiancando a Claude una sorta di guardrail digitale basato sui principi della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
Se confermata l’operazione sarebbe perlomeno insolita per Amazon, che tende a sviluppare i suoi programmi e prodotti internamente. La divisione Amazon Web Services (Aws) è il primo venditore al mondo in termini di offerta di potenza di calcolo e archiviazione remota di dati. Ma l’azienda di Seattle sembra essere rimasta al palo rispetto alle altre Big Tech, che stanno combattendo una battaglia a colpi di miliardi per sviluppare i propri modelli IA – o stringere collaborazioni esclusive con realtà del settore – per offrire ai propri clienti l’accesso a sistemi più avanzati e consolidare la propria primazia digitale.
A gennaio fu Microsoft ad aprire le danze con un investimento da 10 miliardi di dollari in OpenAI (l’azienda dietro a ChatGPT e il più avanzato GPT-4). Da allora il gigante tecnologico si sta affrettando a implementare i sistemi di OpenAI nel proprio ecosistema. Giovedì scorso ha annunciato che Copilot, “il vostro compagno IA per tutti i giorni”, sarebbe diventato parte integrante dei suoi prodotti di punta – tra cui il pacchetto di programmi Office 365 e l’intero sistema operativo Windows 11. L’obiettivo di Microsoft è rimanere leader nel potenziamento dei propri servizi con l’IA, mettendo a disposizione dei propri utenti sistemi che promettono di ridefinire la loro interazione con la tecnologia digitale.
Nel mentre i rivali non sono certo stati con le mani in mano. Google, che era entrata in modalità “allarme rosso” vedendo l’effetto dirompente di ChatGPT sul mercato, ha anticipato Microsoft di due giorni lanciando martedì scorso una nuova versione del suo sistema IA, Bard, capace di aumentare le capacità e l’integrazione orizzontale dei suoi prodotti più popolari – inclusi Google Search, Docs, Drive, Mail, Maps, YouTube. Nel mentre Meta corre per sviluppare il suo sistema IA open source, Llama 2, e anche Apple e Netflix si sono mosse per sviluppare le proprie risposte.
Non poteva dunque mancare l’ultima azienda tech del pantheon, Amazon, che stando a Bloomberg sembra essersi lanciata nella corsa a tutta velocità. Se l’investimento in Anthropic dovesse davvero avvicinarsi ai 4 miliardi di dollari sarebbe la più grande operazione societaria relativa ad Aws a conoscenza del pubblico. L’intenzione del colosso sembra essere la stessa dei concorrenti, ossia lanciare sistemi IA in parallelo ai propri prodotti per poter offrire agli utenti l’ultima tecnologia di grido. “Amazon afferma che i suoi ingegneri, compresi quelli che lavorano al di fuori di Aws, avranno accesso ai modelli di Anthropic”, riporta la testata statunitense.
Da parte sua, Anthropic diventerebbe l’ultima startup IA a guadagnare un “patron” tra i colossi tecnologici. L’azienda si potrà avvalere dei centri dati e dei chip di Aws per far funzionare e addestrare i propri modelli IA. In sostanza otterrebbe l’accesso all’immensa potenza di calcolo offerta da Amazon oltre all’iniezione di denaro, un grande aiuto per sostenere i costi esorbitanti necessari per sviluppare i modelli IA, mettendo Claude in condizioni di rivaleggiare davvero con i concorrenti di Microsoft, Google e Meta. Ma il titano rimarrà un socio di minoranza in Anthropic, hanno dichiarato le due società in un comunicato.
“Ampliando in modo significativo la nostra partnership, possiamo sbloccare nuove possibilità per le organizzazioni di tutte le dimensioni, che possono implementare i sistemi di IA sicuri e all’avanguardia di Anthropic insieme alla tecnologia cloud leader di Aws”, ha dichiarato Dario Amodei, cofondatore e Ceo della startup. Da parte sua l’ad di Amazon Andy Jassy ha dichiarato in un comunicato che la sua azienda ha “un enorme rispetto per il team e i modelli di base di Anthropic, e crediamo di poter contribuire a migliorare l’esperienza di molti clienti, a breve e a lungo termine, grazie alla nostra collaborazione”. Sembra tutto pronto perché le due aziende facciano un salto in avanti nella corsa che sta ridefinendo il mercato tecnologico.