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Un ponte tra Taiwan e Italia. Il ministro Wu benedice l’ufficio di Milano

L’auspicio del titolare della diplomazia di Taipei è che la nuova struttura nel capoluogo lombardo possa aiutare ad approfondire i rapporti e ampliare le aree di cooperazione. Non soltanto economia, industria, tecnologia, cultura e accademia, ma anche politica sulla base dei valori condivisi

Un ponte tra Taiwan e l’Italia per “rafforzare maggiormente le relazioni tra i due Paesi”. Così Joseph Wu, ministro degli Esteri taiwanese, ha definito l’apertura dell’Ufficio di Rappresentanza di Taipei in Italia – Ufficio di Milano, inaugurato lunedì.

Le relazioni sono “in rapida crescita”, ha spiegato il ministro nel video tramesso durante l’evento parlando dei recenti sforzi per intensificare “gli scambi nei vari settori come l’economia, l’industria, la tecnologia e nell’ambito culturale e accademico”. Ha citato il lancio della rotta diretta Taipei-Milano da parte di Eva Airways, gli investimenti di Taiwan Cement nella creazione di un’azienda internazionale di stoccaggio di energia, quelli di LDC Hotels & Resorts nella costruzione di hotel di lusso a Venezia e nelle province piemontesi, l’espansione degli impianti di produzione di wafer semiconduttori da parte di Global Wafers nel nord Italia e la creazione di società da parte di Hiwin Technology e Sanyang Motorcycle. Tutto ciò, ha commentato, dimostra che “le relazioni economiche e commerciali tra Taiwan e Italia sono cresciute fortemente”.

L’auspicio del ministro Wu è che, grazie al nuovo ufficio, si possa “gradualmente approfondire i rapporti di partnership nella catena di approvvigionamento della resilienza democratica, ampliando ulteriormente le aree di cooperazione tra le nostre nazioni”.

Come raccontato lunedì su Formiche.net, legami come quello rappresentato dal nuovo ufficio di Milano (il secondo in Italia dopo quello di Roma), a cui si sommano gli sforzi per il coinvolgimento di Taipei nel sistema delle Nazioni Unite e in altri forum internazionali, non hanno solo valore commerciale e consolare. L’obiettivo era stato riassunto dallo stesso ministro in un’intervista a Politico in occasione del suo tour europeo estivo, che ha toccato anche Milano. Il capo della diplomazia taiwanese aveva invitato l’Europa a pensare a “un quadro più ampio di migliori relazioni con Taiwan, economiche o di altro tipo”, oltre la sola, seppur cruciale, questione semiconduttori. Questi legami significano soprattutto permettere all’isola, governata democraticamente e autonomamente ma rivendicata dal Partito comunista cinese, di aumentare il suo riconoscimento a livello internazionale. Più sono forti i rapporti internazionali, maggiore è la difficoltà per Pechino di compiere mosse per annettere Taiwan.

Ecco perché nel video trasmesso lunedì Wu ha evidenziato che “Taiwan e l’Italia condividono valori universali come la libertà, la democrazia e i diritti umani”, ha ricordato l’impegno del Parlamento italiano verso Taiwan dimostrato con visite a Taipei e risoluzioni e ha sottolineato il ruolo dell’Italia che nel 2024 sarà presidente di turno del G7.


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