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Crisi in Medio Oriente al centro della riunione del Nucleo per la cybersicurezza

Dopo l’incontro tra governo e intelligence, l’Agenzia per la cybersicurezza ha ritenuto opportuna una condivisione informativa sul dominio cibernetico alla luce della crisi in Israele. La guardia rimane alta

Si è riunito ieri il Nucleo per la cybersicurezza, istituito presso l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, a cui partecipano tutte le amministrazioni con competenze in ambito cyber. Si tratta della struttura che si occupa, a supporto del presidente del Consiglio dei ministri nella materia della cybersicurezza, degli aspetti relativi alla prevenzione e alla preparazione a eventuali situazioni di crisi e per l’attivazione delle procedure di allertamento. In considerazione dell’importanza “che tutti gli attori dell’ecosistema digitale operino prestando la necessaria attenzione ai profili di sicurezza cibernetica, è stato anche valutato l’attuale stato della minaccia cyber alla luce della situazione internazionale in atto”, si legge in una nota.

L’ATTENZIONE AL MEDIO ORIENTE

La riunione si è tenuta dopo quella di mercoledì a Palazzo Chigi che ha visto coinvolti il governo e i vertici dell’intelligence. Era stata l’occasione per valutare la situazione nella Striscia di Gaza e in Israele, le ripercussioni e gli sviluppi nell’area mediorientale e le conseguenti ricadute in termini di rischio di terrorismo, anche alla luce degli ultimi episodi avvenuti in Francia e in Belgio. L’incontro del Nucleo per la cybersicurezza si inserisce in scia a quello tra governo e intelligence.

ALZARE LA GUARDIA

Come emerso chiaramente dal contesto dell’aggressione russa dell’Ucraina, l’interconnessione espone a rischi anche realtà lontane fisicamente dai luoghi del conflitto. Per questo, l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha ritenuto opportuna una condivisione informativa sul dominio cibernetico alla luce della crisi in Israele. Tanti gli attori coinvolti: gruppi legati a Hamas e filo-palestinesi, hacktivisti anti-israeliani, ma anche organizzazioni legate alla Russia pronte a sfruttare l’occasione per alimentare divisioni e tensioni in Occidente con attacchi cyber e campagna di disinformazione e propaganda. Da lì la necessità di mantenere la guardia alta.

IL NUCLEO RIUNITO

A presiedere il tavolo di venerdì è stato il prefetto Bruno Frattasi, direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Presenti, come previsto dalla legge, il generale Franco Federici, consigliere militare del presidente del Consiglio dei ministri, e i rappresentanti dell’intelligence (Dis, Aise e Aisi), del Dipartimento per la trasformazione digitale, del Dipartimento della protezione civile oltreché dei dei ministeri degli Esteri, dell’Interno, della Giustizia, della Difesa, dell’Economia e delle finanze, delle Imprese e del made in Italy dell’Ambiente e della sicurezza energetica, dell’Università e della ricerca, delle Infrastrutture e dei trasporti.


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