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Nei Paesi scandinavi l’economia non è congelata

La crisi globale non influenza le economie dei Paesi nordici che si trovano, invece, vicini ad una svolta importante. A certificarlo è un report di Nordea, gruppo finanziario concentrato negli investimenti nel settore del Mar Baltico, che ha analizzato le economie dei Paesi scandinavi. La Norvegia si è posizionata in testa con la crescita in rialzo, seguita dalla Svezia – alla quale potrebbe cedere il passo nei prossimi mesi – mentre la Finlandia e la Danimarca hanno osservato la corsa da lontano, pur non subendo la crisi come le altre regioni del continente europeo. Ecco i passi salienti del report.

Svezia

Il 2014 sarà per la Svezia un anno di forte crescita. Grazie alle politiche di economia espansionistica rivolte principalmente ai consumi privati la crescita continuerà ad aumentare – si legge nello studio degli economisti di Nordea – come già previsto anche per la seconda metà del 2013 grazie al miglioramento dell’economia europea. L’aumento della produzione porterà anche a un buon posizionamento del settore pubblico e degli investimenti. Secondo Nordea, però, ci saranno dei rallentamenti nel 2015 a causa della scomparsa degli effetti degli stimoli, ma per tutto il 2014 l’incremento non è in discussione.

Norvegia

La crescita norvegese ha subito un rallentamento a causa di un’evidente indebolimento del mercato immobiliare. Il gruppo Nordea ha, infatti, rivisto al ribasso le previsioni sul 2013 e 2014 proprio in funzione del calo della domanda interna. Il gruppo finanziario suggerisce una misura che potrebbe incentivare la crescita ossia l’applicazione di una politica fiscale più espansiva.

Danimarca

Non sono stati buoni gli ultimi quattro anni dell’economia danese, ma qualcosa sta cambiando secondo gli analisti. Un segnale è certamente il mix di maggior credito disponibile e un maggiore ottimismo che potrebbero spianare la strada per un aumento dei consumi. Il gruppo Nordea sottolinea che anche nei principali mercati di esportazione si prevedono attività in crescita grazie ad investimenti e maggiori consumi. Queste previsioni fanno ben sperare per un possibile miglioramento dell’economia danese nei prossimi anni.

Finlandia

È lo stato nordico con la debolezza più estesa a causa di una crescita poco efficiente – si legge nella relazione – ma potrebbe trattarsi del momento più basso da cui la Finlandia può solo risalire. Le previsioni del gruppo finanziario, basate anche sull’andamento recente dell’economia globale, suggeriscono una ripresa economica grazie alla crescita della domanda interna e delle esportazioni che si rafforzeranno nel 2014. I consumi privati, però, peggioreranno, a causa del calo nell’occupazione che frenerà i consumi privati.

Helge J. Pedersen, capo economista globale di Nordea, ha inoltre affermato che “le economie nordiche insieme cresceranno dell’1% quest’anno, per poi salire all’1,9% nel 2014 e al 2,1% nel 2015. Questo segnerà un punto di svolta della crisi economica e la condizione dei Paesi nordici è ancora più solida di quella dell’Eurozona”.



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