Skip to main content

Ecco i dati che sconsigliano Berlusconi di far cadere Letta

Si fa presto a dire ultimatum. Nonostante i continui avvertimenti del Pdl sul governo Letta, sono tante le motivazioni che spingerebbero invece Silvio Berlusconi alla cautela, ad attendere prima di rovesciare il tavolo delle larghe intese per andare al voto anticipato. Al Cavaliere ora come ora non conviene tornare alle urne. E il perché, o meglio, i perché si rintracciano dai risultati dell’ultimo sondaggio condotto da Lorien Consulting.

Le priorità per gli italiani
Prima di tutto, dice lo studio, alla maggioranza relativa degli italiani, il 40%, la questione dell’inagibilità politica del leader Pdl non interessa. Così se c’è ancora una parte del Paese divisa tra guelfi e ghibellini, tra colpevolisti (37%) e innocentisti (18%), per il resto le priorità della politica sono altre.

Per esempio fare le riforme, il 44% degli elettori potenziali del Pdl mette al primo posto questa priorità, anche perché la crisi morde ancora, visto che il 70% degli italiani si sente ancora personalmente colpito.

Letta promosso
C’è bisogno di stabilità, dicono gli italiani, e questa può arrivare dal governo Letta. Per tale ragione, il 60% degli intervistati sostiene che il Pdl non dovrebbe staccare la spina all’esecutivo. E il 53% giudica positivamente il suo operato. Una valutazione che non cambia rispetto a prima dell’estate ed è sempre superiore rispetto a quella del precedente governo guidato da Mario Monti.

Tra i provvedimenti presi, il più ricordato è l’abolizione dell’Imu che viene accolta con favore dal 55% del campione.

Il centrosinistra supera il centrodestra
Anche dalle intenzioni di voto arrivano cattive notizie per Berlusconi, secondo Lorien. Il centrosinistra supera di un punto percentuale il centrodestra che comunque riesce a contenere la lieve perdita di consenso, grazie anche a un recupero della Lega Nord. Ma è soprattutto la confusione e lo spaesamento a prevalere. Rispetto alle ultime elezioni, la quota di elettori indecisi e astensionisti è cresciuta di quasi il 50%.

×

Iscriviti alla newsletter