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Il summit IA e la cooperazione Italia-Uk. Urso a Londra

Nel Regno Unito per rappresentare l’Italia all’evento su sicurezza e intelligenza artificiale, il titolare del Mimit ha incontrato il ministro britannico per la scienza, la ricerca e l’innovazione. L’intesa tecnologica e industriale tra Roma e Londra è “sempre più forte” anche grazie all’accordo tra il Sunak e Meloni, che arriverà domani per la chiusura dei lavori

Prende il via il primo, storico Summit sulla sicurezza e l’intelligenza artificiale al nord di Londra, precisamente a Bletchley Park, dove la squadra di decrittatori guidata da Alan Turing scrisse uno dei primi capitoli dell’informatica utilizzando i progenitori dei nostri computer per decifrare i messaggi tedeschi durante la Seconda guerra mondiale. In continuità con l’eredità intellettuale di Turing, la due giorni britannica vuole essere un momento di svolta per la sicurezza di questa nuova tecnologia dirompente, radunando attorno al tavolo leader politici e d’industria per discutere di come dirigere il corso dell’evoluzione dell’IA.

A rappresentare l’Italia c’è Adolfo Urso, che sta partecipando alle riunioni dedicate ai rischi derivanti dall’uso improprio dei modelli di IA e alle azioni dei policymaker volte alla relativa mitigazione. In attesa che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni lo raggiunga per la seconda e ultima giornata di lavori. Intanto, alla vigilia del Summit, il ministro delle Imprese e del Made in Italy ha approfittato dell’occasione per incontrare George Freeman, ministro britannico per la scienza, la ricerca e l’innovazione, per un confronto sui temi di reciproco interesse.

Naturalmente l’IA era al centro del loro scambio di vedute, spiega una nota del Mimit, ma la conversazione – nel solco della “sempre più forte cooperazione tecnologica tra i due Paesi, anche alla luce del [memorandum]” siglato ad aprile tra Meloni e l’omologo Rishi Sunak – ha portato i due ministri ad approfondire altri dossier, “specie le sinergie italo-britanniche nel settore aerospaziale e nella ricerca scientifica, anche nell’ambito del programma Horizon Europe”, in cui Londra è rientrata a settembre. Tra le collaborazioni già in atto spicca il Global Combat Air Programme, il progetto condiviso anche con Tokyo per sviluppare il caccia di prossima generazione (l’oggetto di una trilaterale tra i rispettivi ministri della Difesa nella giornata di mercoledì).

Tutti questi ambiti si accavallano con quello dell’IA, tecnologia che promette di diventare un moltiplicatore di sviluppo e rivoluzionare interi settori. Anche per questo Meloni l’ha posta tra le priorità del G7 a guida italiana nel 2024. Durante l’incontro con il collega britannico, il ministro Urso ha illustrato i punti principali del prossimo anno di lavori all’interno del Gruppo dei Sette in tema di politica industriale: si tratterà in particolar modo anche di economia digitale e politiche spaziali oltre all’IA, spiega la nota del Mimit.

I “numerosi ambiti di comune interesse” saranno oggetto di un altro incontro bilaterale, incentrato sulla politica industriale e sull’IA nel mese di gennaio, a Roma. Un altro passo per attuare il memorandum italo-britannico. Intanto, per Urso, la giornata di mercoledì prevede un altro incontro ai margini del Summit di Bletchley Park: quello con Gina Raimondo, la segretaria al Commercio degli Stati Uniti, altro Paese con cui l’Italia sta espandendo la cooperazione politica e industriale nell’ambito tecnologico.

Immagine: @ItalyInUK su X



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