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Perché il Congresso Usa chiede più condivisione di intelligence alle agenzie

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Davanti alla sfida cinese, le agenzie governative americane soffrono la mancanza di competenze linguistiche e regionali. Una proposta di legge bipartisan prevede che dai servizi arrivino più documenti open source

Come affrontare la competizione con la Cina in assenza di competenze linguistiche e regionali e davanti alla recente stretta di Pechino che, in nome della sicurezza nazionale, ha reso più difficile l’attività di giornalisti, aziende e diplomatici? È l’interrogativo che si pongono diversi uffici e agenzie del governo degli Stati Uniti. Una risposta potrebbe arrivare da una proposta avanzata da due membri della commissione Intelligence della Camera, Il democratico Joaquin Castro e il repubblicano Mike Gallagher, che presiede la commissione della Camera sulla competizione strategica tra gli Stati Uniti e il Partito comunista cinese. Si chiama Open Source Intelligence Availability Act e prevede che la comunità d’intelligence metta a punto un piano per fornire ad altre agenzie ed enti federali, incluso il Congresso, documenti di intelligence non classificati derivati da fonti aperte (come traduzioni di documenti pubblici prodotti da governi stranieri) e che aggiorni la Direttiva 208 per facilitare la condivisione di documenti di intelligence non classificati derivati interamente da fonti aperte.

“Negli ultimi anni, la comunità dell’intelligence ha fatto importanti investimenti nell’intelligence open source, non classificata, che potrebbe svolgere un ruolo importante nel processo decisionale del Congresso e di altre agenzie federali se fosse condivisa più ampiamente”, ha dichiarato il deputato Castro. Quale esempio: immagini satellitari, trascrizioni di discorsi pubblicati online e database pubblici. “L’Open Source Intelligence Availability Act colmerà le lacune critiche del nostro ecosistema informativo e aiuterà tutte le nostre agenzie federali a svolgere un lavoro migliore al servizio del popolo americano”, ha aggiunto. “Non c’è motivo per cui l’intelligence open-source non classificata debba essere isolata da altre parti del governo degli Stati Uniti. Questa è una proposta di legge di buon senso che garantisce che ogni agenzia del governo federale sia in grado di seguire i risultati dei prodotti di intelligence autorizzati che possono migliorare il proprio lavoro e mantenere gli americani ancora più sicuri”, ha dichiarato il deputato Gallagher.

Nella precedente legislatura, Castro e Gallagher avevano presentato l’Open Translation and Analysis Center Authorization Act, che prevede l’istituzione dell’Open Translation and Analysis Center, un centro di ricerca e sviluppo finanziato a livello federale e incaricato di tradurre importanti materiali open source provenienti da Cina, Russia e altri Paesi di interesse strategico. Il materiale sarebbe disponibile su un sito web pubblico. Sarebbe “una risorsa preziosissima per i governi statunitensi e alleati, i media, gli accademici e gli analisti di tutto il mondo”, si legge in una nota dei due deputati. La legge che ha stanziato i fondi per l’anno 2023 all’intelligence prevedeva che la comunità d’intelligence sviluppasse e fornisse al Congresso un rapporto completo (ancora non consegnato) sulla fattibilità dell’istituzione di questo centro.

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