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Gotti Tedeschi? E dov’è la notizia? La lobby dell’emmerdement ha stufato

Caro direttore, i principali cronisti di giudiziaria della stampa italiana si sono oggi prodotti in una azione congiunta e sincronica, dando in pasto ai propri lettori lunghi stralci della corrispondenza privata di Ettore Gotti Tedeschi.

Questo blog ha letto le carte ma non vi ha trovato nulla di sconvolgente avvincente né di letterariamente avvicente: la lettura pare tanto il puntiglioso diario di bordo che scandisce il tran tran di un “presidentissimo” alle prese con non poche minuzie e scartoffie amministrative, protocollari e istituzionali.

Nessuna rivelazione scottante e nemmeno l’ombra degli arcana imperii che piace tanto ai principi della giudiziaria. Niente di niente, insomma.

Salvo la sensazione, quella sì, forte, di un voyeurismo d’accatto. Che ci importa di sapere se un ex sottosegreterio agli Interni è solito chiosare le sue mail con un pio “in Domino” o se una delle figure di punta della macchina finanziaria vaticana intrattiene rapporti con il ministro delle Finanze Italiane?

A questo blog, piuttosto, interessa sapere:

a) chi e perché ha consegnato carte che dovrebbero essere coperte da segreto istruttorio ai giornalisti. Anziché evocare le solite manine, sarebbe una volta tanto interessante capire se al giochino si presta qualcuno della polizia giudiziaria, la magistratura o i cancellieri.

b) per quale ragione i giornali hanno ritenuto di pubblicare le carte comunque, vista la pochezza di spunti giornalistici notiziosi. Non potevano dire di no? Temevano forse, facendo gli schifiltosi, di incappare nella “chiusura dei rubinetti” in occasione della erogazione successiva?

c) perché non vengono attivati meccanismi disciplinari per indagare a fondo questa sistematica operazione di emmerdement? Si tratta di un meccanismo fin troppo noto, in ragione del quale carte opportunamente selezionate e “cucinate” vengono servite al pubblico dei lettori per un giudizio puramente mediatico, parziale e privato e che spesso – vista la lentezza e inefficienza della giustizia – è anche l’unico ed è privo dei pesi e contrappesi delle sedi legali?



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