Riparte la nuova stagione del format teatrale ideato da Elisa Greco, “La Storia a Processo! Colpevole o Innocente?”. Nel banco degli imputati, George Orwell
“Tra ironia e approfondimento in un contraddittorio serrato. Partiremo con il dibattimento processuale dalla profezia orwelliana per arrivare alla più stretta attualità dell’Intelligenza Artificiale. Infatti – come da più parti si sostiene, ‘il 1984 di Orwell potrebbe diventare realtà nel 2024’ e allora George Orwell è stato profetico?”. Le parole sono quelle di Elisa Greco, autrice e curatrice del format “La Storia a Processo! Colpevole o Innocente?” che riparte a Roma martedì 21 novembre nel palcoscenico del Teatro Parioli che per l’occasione sarà trasformato in un’aula di Tribunale. Chiamato a processo, George Orwell.
In scena si svolgerà il processo condotto dalla presidente della Corte, l’avvocata Paola Severino, presidente della Luiss School of Law, mentre sarà il giornalista e scrittore Gianni Riotta, direttore del Centro di Ricerca Data Lab della Luiss, ad assumere emblematicamente il ruolo del protagonista George Orwell.
In un confronto si fronteggeranno le parti, a braccio, e seguendo le dinamiche processuali. Da un lato sosterranno le proprie tesi accusatorie il pubblico ministero Eugenio Albamonte, pubblico ministero presso la procura di Roma, già presidente Anm, insieme ai combattivi testimoni dell’accusa dalla vicepresidente del Garante per la protezione dei dati personali Ginevra Cerrini Feroni all’amministratore delegato Q10, il giornalista e manager Giancarlo Leone. Dall’altro a sostenere le motivazioni orwelliane saranno l’avvocato difensore Alfonso Celotto, professore ordinario di Diritto Costituzionale di Roma tre con un’altrettanta agguerrita linea testimoniale che vede impegnati la giornalista Elisa Anzaldo, vicedirettrice del TG1 e il professore di etica delle Tecnologie Università Gregoriana, Paolo Benanti.
Colpevole o innocente? A deciderlo saranno il pubblico con il proprio voto e la giuria formata dagli studenti dell’Università Luiss Guido Carli, che si esprimeranno attraverso il verdetto “social” di Radio Luiss.