Il pezzo è a firma di Paolo Conti: “Un piano per i titoli di studio nei concorsi. La laurea peserà meno”. Nel testo si legge che: “in Confindustria, per esempio, si fa sapere che ´non si può non essere d´accordo´ con una mossa che ´vasicuramente nella direzione di una vera liberalizzazione´. Ma si sottolinea anche come si debba proteggere il ´consumatore di formazione´ (lo studente, la sua famiglia) circa la qualità del prodotto che si sceglie. Ovvero aiutare quel ´consumatore´ a capire quale sia l´ateneo giusto. O se, addirittura, certi atenei siano da evitare” (il virgolettato è del gionalista). Un tempo l´università era il tempio del sapere, oggi un erogatore di prodotti (così abbiamo “l´offerta formativa” e i rapporti con gli studenti sono segnati in “crediti” e “debiti”); un tempo gli studenti rappresentavano il futuro, oggi sono dei “consumatori”…. (aml)
Gli universitari?
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