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Investimenti, Urso nel Golfo. Le opportunità per l’Italia

La regione è “strategica per gli investimenti esteri in Italia”, ha spiegato il ministro prima di partire per la sua missione sottolineando il ruolo “importante” che i tre Paesi possono svolgere “anche in riferimento al nostro Piano Mattei”

Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, è in missione nella Penisola Arabica. Dopo Qatar e Arabia Saudita, oggi pomeriggio è arrivato negli Emirati Arabi Uniti, dove incontrerà domani il presidente dell’Autorità degli investimenti, sceicco Hamed bin Zayed Al Nahyan, e il sottosegretario con delega agli investimenti, Al Hawi. La regione è “strategica per gli investimenti esteri in Italia”, ha spiegato il ministro prima di partire per la sua missione sottolineando il ruolo “importante” che i tre Paesi possono svolgere “anche in riferimento al nostro Piano Mattei”.

Gli incontri a Doha

A Doha il ministro ha avuto un incontro bilaterale con lo sceicco Mohammed bin Hamad bin Qassim Al Abdullah Al Thani, ministro del commercio e dell’industria del Qatar. I due hanno parlato di rafforzamento delle sinergie commerciali e industriali tra i due Paesi, con un focus su diversi settori di comune interesse, su cui è possibile consolidare la collaborazione e gli investimenti, come quello delle costruzioni, del real estate, del digitale, medico-sanitario ed energetico. Riguardo quest’ultimo, Urso ha illustrato le potenzialità dell’Italia come hub del gas europeo, nell’ambito del Piano Mattei, e come potenziale polo dell’idrogeno blu e verde, attraverso le infrastrutture del Porto di Trieste.

Nel corso del colloquio, Urso ha inoltre illustrato le principali caratteristiche del Fondo Sovrano per il Made in Italy, che è in fase di adozione in Parlamento con il ddl Made in Italy. Il Fondo italiano ha l’obiettivo di integrare risorse pubbliche con quelle private, aprendo il capitale dei fondi a sottoscrizioni di investitori globali che possono essere istituzionali o altri fondi sovrani. “Con Doha una partnership strategica tecnologica e industriale, anche prevedendo investimenti comuni con il fondo sovrano italiano” ha affermato il ministro Urso in una nota. I due ministri, per dare impulso a queste collaborazioni, hanno deciso di organizzare nel maggio del 2024 un Forum per gli investimenti congiunto a Doha, dove le imprese italiane e qatarine potranno consolidare i propri rapporti e creare nuove sinergie nei settori di interesse per i Paesi.

Il ministro ha incontrato anche Rachid Mohamed Rachid, amministratore delegato di Mayoola for Investments, fondo della famiglia reale qatarina che ha già investito molto sul real estate e sul settore della moda in Italia.

Gli incontri a Riad

Dopo gli incontri a Doha Urso è giunto a Riad per incontrare Khalid Al-Falih, ministro degli Investimenti dell’Arabia Saudita, Khalid Al Salem, presidente della Commissione reale per le città di Jubail e Yambou, e Saad Al-Kroud, chief of staff del Public Investment Fund. Ciascuno dei tre incontri istituzionali in programma, sarà allargato a otto rappresentanti apicali di imprese italiane: Pirelli, EuroPort, Maire Tecnimont, Prysmian, Roboze, Deloitte, Poseidon LNG Hub e Gruppo San Donato.

“Italia e Arabia Saudita sono impegnate nello sviluppo di un contesto, normativo e industriale, che favorisca e acceleri l’autonomia strategica nel settore delle materie prime critiche”, ha dichiarato Urso. “A questo scopo, oltre a condividere le rispettive best practice, con il presidente Al Salem abbiamo approfondito la possibilità di partnership e investimenti congiunti soprattutto nel comparto estrattivo, sia nei rispettivi Paesi, sia in aree terze, come il continente africano, in coerenza con il Piano Mattei che il nostro governo sta sviluppando”, ha aggiunto.

Si è parlato anche della realizzazione di investimenti nei reciproci settori industriali di interesse, come l’automotive, l’oil & gas, la difesa, la nautica, l’agroalimentare e i progetti ad alto tasso di innovazione tecnologica, come le tecnologie green, l’idrogeno e lo Spazio. A questo scopo, hanno partecipato al meeting anche i rappresentanti apicali di alcune aziende italiane presenti in Arabia Saudita, tra cui Pirelli, che ha recentemente sottoscritto un accordo per uno sviluppo produttivo nel Paese, EuroPort, Maire Tecnimont, Prysmian, Roboze, Deloitte, Poseidon LNG Hub e Gruppo San Donato. Nel corso del colloquio, Urso ha inoltre illustrato le principali caratteristiche del Fondo Sovrano per il Made in Italy. A supporto del ministro, è intervenuta Giovanna Della Posta, ad di Invimit SGR, strumento che il governo ha a disposizione per attrarre e concretizzare investimenti in settori strategici.

Incontrando i vertici del Public Investment Fund, Urso ha affrontato le opportunità di investimenti congiunti nelle filiere del Made in Italy, anche attraverso il nuovo fondo strategico italiano, e gli investimenti sauditi in Italia in settori come energia, veicoli elettrici, petrolchimico, immobiliare, lusso e sport. Alla riunione hanno partecipato i rappresentati apicali di aziende italiane presenti in Arabia Saudita.

La riunione con Al-Falih ha seguito l’incontro tra i ministri tenutosi a settembre al Forum per gli investimenti Italo-Saudita di Milano, a cui hanno partecipato oltre 1300 aziende dei due Paesi e copresieduto da Urso e Al-Falih. I due hanno confermato la volontà reciproca di rafforzare ulteriormente le sinergie industriali e commerciali, nei settori strategici come quello petrolchimico, della difesa, delle infrastrutture, della cantieristica, dell’immobiliare, dell’innovazione tecnologica e dello spazio.

Stasera e domani: Abu Dhabi

La missione del ministro Urso proseguirà stasera con l’ultima tappa ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, dove resterà fino a domani per incontri con la comunità imprenditoriale, finanziaria e con le autorità politiche.



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