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La ricetta spagnola per la Carta

Stabilità ed esportazioni in crescita sarebbe una buona definizione telegrafica dello stato attuale del settore della carta in Spagna. In seguito all’aumento registrato soprattutto nel 2010 e, in misura minore, nel 2011, la produzione spagnola di carta e cellulosa si è stabilizzata nel 2012, senza riuscire a recuperare ancora i volumi di produzione precedenti alla crisi.

I numeri del settore

Con una produzione di 6,2 milioni di tonnellate di carta e 2 milioni di tonnellate di cellulosa, il settore della carta in Spagna vanta 82 stabilimenti industriali (11 fabbriche di cellulosa e 71 fabbriche di carta), genera 17.150 posti di lavoro diretti e più di 85mila posti indiretti e nel 2012 ha avuto un fatturato di 4 miliardi e 317 milioni di euro.

È al quinto posto come produttore europeo di cellulosa e al sesto come produttore europeo di carta. Esporta più della metà della produzione (il 59% della cellulosa e il 48% della carta), soprattutto in Francia, Paesi Bassi, Italia, Regno Unito, Germania. E sono proprio queste esportazioni in crescita che stanno consentendo al settore della carta spagnolo di sfuggire alla crisi.


Le sfide delle materie prime e dell’energia

Materie Prime ed energia sono indubbiamente le principali sfide che deve affrontare il settore della carta in Spagna.

La razionalizzazione della fornitura di legno attraverso la promozione della gestione forestale sostenibile delle piantagioni per la carta e la relativa certificazione inizia a dare dei frutti visibili: nel 2012 l’80% del legno utilizzato dal settore proveniva da piantagioni nazionali e il 32% della produzione di cellulosa del mercato e il 22% della produzione di carta aveva la certificazione forestale.

Per quanto riguarda la carta da riciclare, si raccoglie già il 74% della carta utilizzata, il che consente alla Spagna di essere tra i primi dodici paesi all’avanguardia a livello mondiale che superano il tasso del 70%.

Il settore ha lavorato e continua a lavorare attivamente allo sviluppo di sistemi di raccolta della carta e del cartone, un evidente caso di successo a livello collettivo: nel 2012 si raccoglieranno per il riciclaggio 4,6 milioni di tonnellate di carta e cartone, più del doppio di solo quindici anni fa.

Parallelamente, l’industria della carta spagnola ha aumentato la sua capacità in termini di riciclaggio, garantendo il riciclaggio di tutta la carta recuperata in questo paese. Nel 2012 nelle fabbriche spagnole sono stati riciclati 5,1 milioni di tonnellate di carta e cartone usati, portando questo paese tra i più grandi esperti in riciclaggio d’Europa, secondi solo alla Germania e a pari merito con Italia e Francia.

In tal senso, la legislazione spagnola sui residui ha inserito di recente un’interessante novità, riconoscendo a tutti i fabbricanti o proprietari iniziali di residui riciclabili la possibilità di scommettere sul riciclaggio made in Europe, dando priorità al riciclaggio in fabbriche della UE.

Questa iniziativa consente di creare ricchezza e impiego dove è stato fatto lo sforzo e gli investimenti per recuperare i residui, ed è una garanzia di fornitura per le fabbriche di riciclaggio europee.

Un’altra delle sfide fondamentali del settore della carta spagnolo è l’impatto crescente dei costi energetici. Nel settore della cellulosa e della carta, come nella maggior parte dei settori industriali, esiste la minaccia dovuta sia all’insicurezza giuridica che all’attacco nei confronti della competitività dell’industria a causa della riforma energetica in Spagna, sia alla mancanza di una politica europea sul gas, che ci obbliga a sostenere dei prezzi scandalosamente più alti della nostra concorrenza.

Le iniziative

La comunicazione con i nostri stakeholder è un altro degli aspetti prioritari per il settore della carta spagnolo, che ha messo in moto iniziative pioniere come la pubblicazione di una Relazione sulla Sostenibilità del settore della carta e della cellulosa, che viene pubblicata già dal 2005 ed è stata la prima relazione di questo genere pubblicata a livello settoriale in Spagna.

Un’altra iniziativa interessante è stata la creazione, sempre nel 2005, del cosiddetto Foro Papel, una piattaforma di comunicazione di cui fanno parte attualmente dodici organizzazioni della catena della carta, il che consente di affrontare progetti sempre più grandi rivolti al mondo scolastico, ai lavoratori delle aziende della catena della carta, responsabili della comunicazione e dell’ambiente delle grandi aziende e istituzioni, ONG, Amministrazione, mezzi di comunicazione…

Una vita senza carta? In Spagna non è possibile immaginarla

Questo sforzo nella comunicazione sta dando i suoi frutti, come si può vedere in un sondaggio sull’immagine della carta e del settore realizzato di recente in Spagna su iniziativa del Foro del Papel. Il sondaggio rivela un livello di soddisfazione globale della popolazione nei confronti della carta e del settore della carta del 7,4 su 10, un miglioramento di 4 decimi rispetto al sondaggio precedente del 2005, un miglioramento che riguarda, inoltre, tutti gli indici di soddisfazione analizzati. Il 91% degli intervistati afferma pertanto che non è in grado di immaginare una vita senza carta.

In sintesi, l’industria della carta in Spagna può e deve svolgere un ruolo fondamentale nella tanto attesa ripresa economica e nella nuova industrializzazione che promuove la Commissione Europea. Per farlo, tuttavia, è fondamentale che lo sforzo e l’impegno degli imprenditori e degli industriali venga accompagnato da politiche pubbliche, soprattutto nell’ambito dell’energia e delle materie prime, che pongano delle basi solide a sostegno dell’iniziativa privata.

Carlos Reinoso, Direttore Generale di Aspapel, Associazione Spagnola Fabbricanti di Pasta, Carta e Cartone.


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