La piattaforma di Musk ha accettato pagamenti per gli abbonamenti da Hezbollah, Houthi e media di Stato nella lista nera americana. La denuncia del Tech Transparency Project e i rischi misinformazione
La piattaforma social X di Elon Musk potrebbe star violando le sanzioni statunitensi accettando pagamenti per gli abbonamenti da 8 dollari al mese, quelli che assicurano la spunta blu e una maggior visibilità, da parte di alcuni leader di organizzazioni terroristiche come Hezbollah e Houthi e di media statali iraniani e russi. È quanto emerge da un rapporto del Tech Transparency Project, un’organizzazione che si occupa di accountability per le grandi società del settore tecnologico.
Il dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha un elenco di entità sottoposte a sanzioni e, sebbene i termini di X vietino alle persone e alle organizzazioni incluse in quella lista di effettuare pagamenti sulla piattaforma, il rapporto ha individuato 28 account con il segno di spunta blu. Tra questi Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, l’emittente iraniana Press TV, la milizia filo-iraniana Harakat al-Nujaba attiva in Iraq e Siria, Al-Saadi Gheddafi, figlio dell’ex leader libico ed ex calciatore di Perugia, Udinese e Sampdoria, e la banca russa Tinkoff.
“Siamo rimasti sorpresi nello scoprire che X forniva servizi premium a un’ampia gamma di gruppi che gli Stati Uniti hanno sanzionato per terrorismo e altre attività che danneggiano la sicurezza nazionale”, ha dichiarato Katie Paul, direttore del Tech Transparency Project. “È l’ennesimo segno che X ha perso il controllo della sua piattaforma”, ha aggiunto.
In una dichiarazione su X, l’azienda ha affermato che il rapporto è al vaglio delle squadre che “prenderanno provvedimenti se necessario. Siamo sempre impegnati a garantire il mantenimento di una piattaforma sicura, protetta e conforme”. Poche ore dopo la nota diffusa del rapporto sono state rimosse le spunta blu da alcuni degli account individuati.
Dall’acquisizione di Twitter da parte di Musk nel 2022, l’azienda ha apportato drastici cambiamenti, anche rinunciando alla pubblicità a favore di abbonamenti: la spunta blu a pagamento, la monetizzazione e le politiche di moderazione dei contenuti. Inoltre, ha ripristinato migliaia di account bloccati. Si tratta di novità che, secondo l’Atlantic Council, hanno alimentato la misinformazione nel contesto della guerra a Gaza: elementi che le agenzie di cybersicurezza occidentali stanno monitorando in vista delle prossime tornate elettorali.