Skip to main content

L’Università di Bari punta sulla terapia genica. Tutti i dettagli

Le sfide del biocomputing. L’Università di Bari investe oltre 2 milioni di euro per finanziare proposte progettuali sul tema

L’Università degli studi di Bari Aldo Moro ha indetto un avviso di bando a cascata per la concessione di finanziamenti per attività di ricerca in linea con la tematica dello spoke 7 “biocomputing” del programma di ricerca del “Centro nazionale per lo sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a Rna” (National center for gene therapy and drugs based on Rna technology). L’agevolazione è concessa a valere sulle risorse del Piano nazionale ripresa e resilienza (Pnrr), missione 4 “istruzione e ricerca”, componente 2 “dalla ricerca all’impresa”, linea di investimento 1.4 “potenziamento strutture di ricerca e creazione di campioni nazionali di R&S su alcune key enabling technologies”, finanziato dall’Unione europea.

IL CENTRO NAZIONALE  PER LA TERAPIA GENICA

Il Centro nazionale per lo sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a Rna svolge attività di ricerca in ambiti di alto valore innovativo e di importanza strategica per il Paese come la terapia genica applicata alla cura del cancro o di malattie ereditarie e le tecnologie basate su Rna, integrando competenze di biocomputing avanzato e nanomateriali intelligenti. Il programma di ricerca coinvolge 49 soggetti tra atenei, enti pubblici di ricerca, enti privati e imprese e si basa su una struttura di governance cosiddetta “hub and spoke”, in cui l’hub è la fondazione, soggetto di nuova costituzione che svolge un ruolo di coordinamento dell’intero progetto, mentre gli spoke e i loro affiliati sono i soggetti realizzatori delle attività di ricerca.

BANDI A CASCATA: COME FUNZIONANO

Tra le varie misure previste dal Pnrr si annoverano i bandi a cascata, ossia avvisi pubblici mediante i quali i soggetti beneficiari dei fondi europei utilizzano una quota dell’agevolazione ricevuta per il finanziamento di attività di ricerca e innovazione, coerenti con gli obiettivi e le aree tematiche del Piano, rivolte a enti terzi, pubblici e privati. Si tratta dunque di una nuova opportunità di finanziamento basata sul meccanismo del cascade funding, già ampiamente utilizzato dalla Commissione europea per ampliare il raggio di azione dei fondi pubblici al fine di diffondere o sviluppare l’innovazione.

CHI PUÒ EMANARLI

I soggetti beneficiari dei fondi europei possono essere gli ecosistemi dell’innovazione, ossia aggregazioni di università, centri di ricerca, imprese e altri attori territoriali; i campioni nazionali, consorzi di università, centri di ricerca e imprese; e i partenariati estesi alle università, ai centri di ricerca e alle imprese che si occupano di temi strategici come la salute, la sicurezza, l’energia, il clima, la mobilità e la cultura.

FINALITÀ E AMBITO DI APPLICAZIONE

L’obiettivo del bando pubblicato dall’Università degli studi di Bari Aldo Moro è coinvolgere altre università statali, università non statali legalmente riconosciute ed accreditate dal Mur, enti pubblici di ricerca e Ircss Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico per il finanziamento di tre progetti di ricerca.

OBIETTIVI

Le proposte progettuali a valere sul suddetto avviso dovranno rispondere a determinati track. Il primo concerne il potenziamento dell’ecosistema bioinformatico per l’analisi dei dati omici. Il secondo riguarda lo sviluppo di strumenti bioinformatici per l’identificazione di Rna terapeutici o neoantigeni per lo sviluppo di vaccini a Rna. Il terzo track attiene allo sviluppo di nuovi strumenti bioinformatici per lo sviluppo di farmaci a Rna e terapia genica, quali algoritmi e software per analisi omiche e approcci di “system biology” nonché una generazione di benchmark (in vitro e/o in silico) per testare e validare metodologie bioinformatiche innovative.

LINEE DI INTERVENTO

Il programma di ricerca prevede l’attuazione di bandi a cascata per un importo complessivo pari a € 32.003.660,60 finalizzati a sostenere progetti di ricerca fondamentale e industriale e sviluppo sperimentale attraverso l’erogazione di opportuni finanziamenti prevedendo due distinte linee d’intervento. La linea d’intervento A è aperta agli enti pubblici e privati in relazione ad interventi realizzati su tutto il territorio nazionale eccetto il Mezzogiorno; mentre la linea d’intervento B “Sud” è riservata a progetti realizzati e/o ascritti nella/alla unità locale dell’ente localizzata nel Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).

TERMINI E MODALITÀ

I soggetti ammessi, la misura delle agevolazioni concesse, i requisiti territoriali e le tempistiche di presentazione delle domande sono definite all’interno del bando che è reso pubblico nell’apposita sezione del sito web dell’Università degli studi di Bari Aldo Moro.



×

Iscriviti alla newsletter