Il drammaturgo Roy Chen nel suo ultimo racconto ci fa entrare nel magico mondo del teatro, capace di aiutare e di supportare come una terapia chiunque abbia demoni interiori. Soprattutto, ma non solo, in adolescenza
Nel 2019 Roy Chen riceve una telefonata dal centro mentale Abravanel di Tel Aviv per un invito ad assistere a una lezione di teatro per ragazzi fra i 12 e i 18 anni. Sarebbe dovuto essere un impegno di solo un’ora, che si trasformò poi in sei mesi. L’autore si aprì a questi ragazzi come loro fecero con lui durante il periodo in cui ha potuto condividere anche i pasti e le ore di cortile, oltre quelle delle lezioni.
Ispirato da questa esperienza Chen, autore di “Anime“, (il libro più venduto in Israele nel 2020) racconta nel suo nuovo libro, testo che ci fa entrare nel magico mondo del teatro, capace di aiutare e di supportare come una terapia chiunque abbia demoni interiori. Soprattutto, ma non solo, in adolescenza.
Il titolo è “Chi come me”, edito da Giuntina e tradotto da Shulim Vogelmann. Lo scrittore israeliano, drammaturgo stabile del teatro Ghesher di Giaffa, in maniera delicata e profonda ci fa conoscere il mondo di 5 ragazzi, tutti con disturbi e ospiti di un reparto giovanile di un ospedale psichiatrico, che hanno bisogno di essere ascoltati, capiti e amati. Per quello che sono. Dalla bipolarità allo spettro autistico, fino alla schizofrenia e alla disforia di genere.
Il progetto teatrale si rivela per questi personaggi la cura per sé e per gli altri, perché cambiando prospettiva ci si sente liberi di interpretare, di parlare, di pensare e di riflettere. Grazie alla sensibilità della scrittura, il testo si rivela commovente e toccante, facendo soffermare il lettore sull’importanza della creatività e su quanto il palcoscenico possa rivelarsi un bellissimo e affascinante viaggio interiore.
“Chi come me”, che prende il titolo da un gioco che serve a sciogliere il ghiaccio proprio sul palcoscenico, è una vera e propria pièce teatrale che andrà in scena dal prossimo 5 aprile fino al 4 maggio al teatro Franco Parenti di Milano, con la regia di André Ruth Shammah, l’ultima prima del suo ritiro.
(Foto: Shulim Vogelmann, Roy Chen e Alberto Caviglia alla presentazione del libro “Anime” alla Casa delle Letterature a Roma, novembre 2022)
