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Interessi sul mutuo, l’Ue dice basta ai contratti poco trasparenti

L’Ue interviene a disciplinare il settore dei mutui. Basta alle condizioni contrattuali poco trasparenti, che rendono gli interessi sulla rata insostenibili.

 

Che si tratti di una coppia di giovani sposi, di una convivenza, o che si vada ad abitare da soli, comprare una casa e finalmente essere indipendenti è un sogno per tutti, che però si può realizzare, perché una volta trovato l’immobile adatto si può chiedere un finanziamento, e per questo motivo mettere i migliori mutui a confronto può essere un grande aiuto.

 

Mai più una crisi dei mutui. È con questo obiettivo che il Parlamento Europeo ha approvato nuove regole per i finanziamenti ipotecari. Il fine è quello di mitigare i rischi finanziari e, nel dettaglio, la concessione di mutui in futuro dovrà essere preceduta da adeguate informazioni in merito ai rischi dell’operazione (ad esempio, sui pericoli che gli interessi diventino insostenibili).

 

Al di là che si tratti dell’acquisto della prima casa, di ulteriori abitazioni, o della surroga del mutuo dovranno comunque scattare adeguate tutele nel momento in cui i tassi di mercato, soggetti a fluttuazioni, dovessero nel tempo crescere in maniera eccessiva. In base alle nuove norme, al vaglio del Parlamento europeo, il sequestro della casa nei casi di insolvenza ipotecaria dovrà rappresentare solo l’ultima delle soluzioni praticabili.

Nel complesso, la direttiva approvata dal Parlamento Ue mira a tutelare i cittadini che stipulano un mutuo, ma punta anche a salvaguardare un mercato come quello dei finanziamenti per la casa che, in tutto il Vecchio Continente, ammonta in controvalore al 52% del prodotto interno lordo europeo. Crisi del mercato dei mutui, a seguito di nuovi rischi subprime, potrebbero innescare in tutto il continente paralleli problemi sistemici.

I consumatori, grazie alle nuove regole, potranno acquisire maggiore consapevolezza sui rischi legati alla stipula di un mutuo, con particolare riferimento a quelli che sono i pericoli a lungo termine. Inoltre, le banche dovranno concedere al cliente come minimo sette giorni di tempo tra la consegna del preventivo e la firma del contratto.


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