La Fondazione Luigi Einaudi ha istituito un premio per celebrarne la figura di statista e di leader europeo ed internazionale di Malagodi. La prima edizione, una pagnotta di bronzo, è stata consegnata Ilhan Kyuchyuk
Nel 120esimo anno dalla nascita dello storico segretario del Partito liberale italiano, Giovanni Malagodi, la Fondazione Luigi Einaudi ha istituito un premio a lui intitolato per celebrarne la figura di statista e di leader europeo ed internazionale. La prima edizione del premio, una pagnotta di bronzo, è stata consegnata al co-presidente dell’Alde, Ilhan Kyuchyuk, nel corso di una cerimonia che si è svolta questa mattina nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani.
Un riconoscimento arrivato “in ragione della coerenza di una vita spesa nella diffusione di alti principi di libertà e responsabilità nel solco degli insegnamenti di Giovanni Malagodi”, si legge nelle motivazioni. “Malagodi”, ha detto, aprendo l’incontro, il presidente della Fondazione Luigi Einaudi, Giuseppe Benedetto, “non è stato solo segretario del Partito liberale italiano dal 1954 al 1972 e tra i fondatori dell’Alde, ma per un trentennio è stato il vero leader mondiale dei liberali, come dimostrano gli intensi epistolari che si stanno studiando in questo periodo negli archivi della Fondazione Einaudi”.
È stata una figura estremamente autorevole nel panorama politico internazionale, ha aggiunto, “e l’autorevolezza non gli veniva dall’essere segretario o presidente del partito, dall’essere o essere stato ministro del Tesoro o presidente del Senato, ma dall’avere sempre una visione chiara e anticipatrice della società, e dall’essere un uomo ricco sul piano culturale che spiccava per capacità politiche e profondità di pensiero rispetto ai propri interlocutori”.
Tra i partecipanti al convegno anche Matteo Renzi, Ivan Scalfarotto ed Enrico Borghi di Italia Viva, Benedetto Della Vedova di Più Europa, Andrea Marcucci, leader dei LibDem europei, gli eurodeputati di Renew Europe Nicola Danti, Sandro Gozi e Martina Dlabajova, il segretario generale di Alde, Didrik De Schaetzen, e l’ambasciatore Bulgaro in Italia, Todor Stoyanov.
“Ha fatto molto bene la Fondazione Luigi Einaudi ad intitolare un premio a Malagodi e a consegnarlo oggi a un liberale europeo, Ilhan Kyuchyuk, che è promotore di una spinta verso un’Europa più forte, più integrata e più libera. È quello di cui tutti i cittadini italiani ed europei hanno bisogno”, ha sottolineato Benedetto Della Vedova.
Nel corso dell’evento, sono intervenuti il vicepresidente di European Liberal Forum, Marco Mariani, il professor Luca Anselmi, dell’Università di Pisa, Philipp Roesler, già vicecancelliere della Germania, e l’ex presidente di Alde Graham Watson. “È un piacere essere a Roma che è il cuore dell’Unione europea”, ha detto Ilhan Kyuchyuk, “siamo qui per celebrare Malagodi, un liberale visionario che credeva nella difesa della libertà e dei valori democratici. Siamo in un momento difficile della nostra storia, le decisioni che saranno prese oggi determineranno il futuro dei prossimi decenni – ha aggiunto – I democratici devono rimanere uno accanto all’altro concentrandosi su quello che ci unisce in Europa e nei diversi Paesi. Questa unità tra i liberali è un lusso di cui non possiamo fare a meno”, ha concluso.