La riflessione di Luciano Ciocchetti, vice presidente della Commissione Affari sociali della Camera dei deputati, presente alla conferenza “Una Strategia Nazionale per le Life Sciences” organizzata da Formiche e Healthcare Policy
Il nostro sistema istituzionale, progettato in un’epoca ben diversa dall’attuale, necessita di una revisione complessiva piuttosto che di interventi frammentari, come avvenuto in Italia negli ultimi vent’anni. Le innovazioni tecnologiche e scientifiche che oggi influenzano profondamente la nostra società non erano nemmeno concepibili quando il nostro attuale assetto istituzionale è stato creato. Ora abbiamo l’opportunità di avviare un lavoro di riforma che ci permetta di incidere direttamente sulle scelte strategiche, sulla riorganizzazione e sull’attuazione di azioni mirate a portare un valore aggiunto significativo nel settore della sanità. Questo processo di revisione non solo potrà migliorare il comparto sanitario dal punto di vista della ricerca e dello sviluppo, ma anche del lavoro e dell’occupazione. L’obiettivo finale di queste riforme è offrire ai cittadini italiani le condizioni necessarie per ricevere le migliori cure possibili. È imperativo che il nostro sistema sia adeguato ai tempi moderni, capace di sfruttare le nuove tecnologie e di rispondere efficacemente alle esigenze della popolazione. Solo attraverso una revisione strutturale e ben pianificata del nostro sistema istituzionale possiamo garantire un futuro in cui la sanità pubblica sia efficiente, innovativa e accessibile a tutti.
IL VALORE DELLE PMI
In Italia, molte piccole imprese di ricerca svolgono un lavoro straordinario, ma spesso non trovano il supporto economico e finanziario necessario per sviluppare appieno le loro attività. Un esempio emblematico è rappresentato da una realtà situata nella zona di Castel Romano, che sta portando avanti progetti di ricerca di grande rilevanza, come lo sviluppo di vaccini contro il cancro attraverso sperimentazioni molto avanzate.
Queste imprese, nonostante il loro potenziale e l’importanza del loro lavoro, faticano a ottenere i fondi necessari per proseguire le loro ricerche. Questo è un chiaro segnale della necessità di attuare un’operazione sistemica capace di sostenere tali realtà imprenditoriali. È fondamentale che il nostro Paese riconosca e valorizzi il contributo di queste aziende, che rappresentano un pilastro del progresso scientifico e tecnologico.Un sostegno adeguato non solo permetterebbe a queste imprese di crescere e svilupparsi, ma avrebbe anche ricadute positive sull’intero settore della ricerca italiana, contribuendo significativamente all’innovazione e al miglioramento delle cure mediche. Investire in queste piccole realtà significa investire nel futuro scientifico del nostro Paese, garantendo benefici duraturi per tutta la società.
RICERCA E PRIVACY
Uno dei temi cruciali per il nostro Paese è quello della ricerca, e recentemente abbiamo compiuto significativi progressi in questa direzione. Durante le sessioni della commissione, abbiamo discusso approfonditamente il tema sia con il Garante della Privacy sia con l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas). Questo dialogo ha portato alla formulazione di un primo intervento legislativo, concretizzatosi in un emendamento al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) che corregge la legge italiana esistente. Grazie a questa iniziativa, quando il fascicolo sanitario elettronico sarà pienamente operativo, i dati clinici dei cittadini potranno essere utilizzati attraverso un unico consenso, semplificando notevolmente il processo. Il governo ha dimostrato grande attenzione su questo tema, approvando con celerità l’emendamento proposto. Guardando al futuro, prevediamo ulteriori interventi in collaborazione con Agenas e, potenzialmente, con la futura Agenzia Digitale di Sanità. Questi sforzi aggiuntivi saranno messi in atto dove e quando necessario per garantire che il sistema sanitario elettronico risponda efficacemente alle esigenze della popolazione. Ad oggi, possiamo con orgoglio affermare di aver superato i principali vincoli legislativi che ostacolavano questo importante progresso. Continueremo a lavorare per migliorare ulteriormente il nostro sistema sanitario, rendendolo più efficiente e accessibile a tutti i cittadini.
DATI SANITARI
Il tema della gestione e dell’accesso ai dati è di cruciale importanza per il nostro sistema sanitario. L’intervento del Consiglio dei ministri con il decreto legge sulle liste d’attesa ha messo in evidenza la carenza di una conoscenza adeguata dei dati. Questo ha sottolineato la necessità di un sistema più efficace e integrato per la gestione delle informazioni sanitarie. Attualmente, all’interno delle singole Regioni, le diverse Asl non riescono a comunicare efficacemente tramite sistemi informatici. Questo problema rappresenta un ostacolo significativo per l’efficienza del nostro sistema sanitario. In risposta a questa sfida, stiamo lavorando alla creazione di un portale nazionale di digitalizzazione, reso possibile grazie ai fondi del Pnrr. Confidiamo che questo portale sarà pienamente operativo a partire dal prossimo anno. Il nuovo portale sarà interoperabile con tutte le realtà regionali delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) e con le altre strutture sanitarie che necessitano di dati accurati e accessibili. Questa iniziativa è una priorità assoluta, poiché rappresenta una vera e propria rivoluzione nella gestione dei dati sanitari in Italia. La disponibilità di un sistema centralizzato e interoperabile permetterà un significativo miglioramento nella gestione delle informazioni sanitarie, aumentando l’efficienza e l’efficacia del nostro sistema sanitario. Questo progetto non solo faciliterà l’accesso ai dati, ma contribuirà anche a ridurre le liste d’attesa e a migliorare la qualità delle cure offerte ai cittadini.
RIFORMA SPESA FARMACEUTICA
È ormai evidente la necessità di intraprendere una riforma della spesa farmaceutica nel nostro Paese. Sebbene recentemente abbiamo risolto il problema della governance di Aifa, resta ancora da affrontare la complessa questione dei numerosi silos che regolano la spesa farmaceutica nelle leggi di bilancio. Questo sistema, ormai obsoleto, non è più adeguato alle straordinarie evoluzioni tecnologiche e farmaceutiche in corso. Oggi abbiamo a disposizione terapie geniche, terapie avanzate, farmaci innovativi e opportunità straordinarie, come le terapie Car-T, che richiedono una sola somministrazione (one shot). Tuttavia, per sfruttare appieno queste innovazioni, è necessario sviluppare meccanismi finanziari efficienti. Un esempio potrebbe essere l’adozione di un sistema simile al leasing, che permetta di pagare in base all’efficacia della cura, con costi distribuiti su un periodo di tempo più lungo. Questo approccio non solo garantirebbe un accesso sostenibile alle terapie avanzate, ma migliorerebbe anche la gestione delle risorse sanitarie, orientandola verso il paziente. Investire in tali meccanismi finanziari innovativi è cruciale per adattare il nostro sistema sanitario alle nuove sfide e opportunità del settore farmaceutico. Concentrarci su questi aspetti ci permetterà di assicurare un sistema sanitario efficiente e capace di offrire ai cittadini le migliori cure possibili, allineandoci con le più recenti innovazioni terapeutiche e tecnologiche.
MEDICINA DI PRECISIONE
Il tema della medicina di precisione, che rappresenta non solo il futuro ma in molti casi già il presente della sanità, richiede uno sviluppo all’interno di un’organizzazione strutturata che ne definisca chiaramente l’applicazione. Questo approccio innovativo comporta la necessità di affrontare e superare problematiche specifiche, come quelle relative ai test genetici predittivi.
Attualmente, alcuni di questi test, che consentono l’uso di farmaci oncologici mirati, non sono inclusi nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea). Questa mancanza rappresenta un ostacolo significativo all’adozione diffusa della medicina di precisione, limitando l’accesso dei pazienti a trattamenti potenzialmente salvavita. È cruciale affrontare con urgenza questi temi, e una delle soluzioni possibili è l’attuazione del nuovo nomenclatore tariffario, la cui approvazione definitiva è prevista per gennaio 2025. Questo strumento consentirà di includere nei Lea i test genetici necessari, facilitando l’accesso a cure personalizzate e migliorando la qualità delle prestazioni sanitarie. L’adozione della medicina di precisione, supportata da una struttura normativa adeguata, permetterà di sfruttare appieno le potenzialità delle nuove tecnologie mediche, garantendo trattamenti più efficaci e mirati per i pazienti. Questo impegno verso l’innovazione è fondamentale per costruire un sistema sanitario moderno, efficiente e in grado di rispondere alle esigenze di tutti i cittadini.
INDUSTRIA
Infine, fondamentale scommettere sull’industria farmaceutica, riportando la ricerca e la produzione in Italia, e garantendo al contempo investimenti infrastrutturali e produttivi di rilevanza strategica. Il nostro Paese ospita tutte le principali multinazionali farmaceutiche, sia di origine nazionale che internazionale, ma è essenziale sviluppare meccanismi che incentivino la produzione. Incentivare la produzione farmaceutica può avvenire attraverso partenariati pubblico-privati e mediante altri strumenti innovativi. Questo settore rappresenta un valore aggiunto significativo per l’economia nazionale, contribuendo attualmente all’1% del Pil. Tuttavia, il potenziale di sviluppo è notevole e può essere ulteriormente valorizzato con politiche mirate e investimenti adeguati. Riportare la produzione farmaceutica in Italia non solo rafforzerebbe la nostra autonomia strategica in campo sanitario, ma favorirebbe anche la crescita economica e l’occupazione. Il supporto alla ricerca e alla produzione farmaceutica è quindi una priorità per garantire un futuro di innovazione e sviluppo, consolidando il ruolo dell’Italia come hub di eccellenza nel settore. Investire in questo ambito significa investire nel futuro del nostro Paese, assicurando benefici duraturi per l’economia e per la salute dei cittadini.
SANITÀ COME INVESTIMENTO
Gli spunti e le sollecitazioni che emergono dalla proposta di Strategia nazionale per le life sciences presentata da Formiche ed Healthcare Policy alla Camera dei deputati sono assolutamente strategici. Questi elementi rappresentano un’opportunità unica per ridefinire il nostro approccio alle spese in sanità, trasformandole da costi a veri e propri investimenti per il futuro del nostro Paese. L’auspicio è che la nuova Europa concepisca il comparto salute come investimento e non più come spesa. Questa è una battaglia cruciale che, se vinta, potrebbe garantire maggiori risorse per il settore sanitario, contribuendo a rendere il sistema più efficiente e sostenibile. Investire nelle Life Sciences non solo migliorerebbe il livello di assistenza sanitaria, ma rappresenterebbe anche un impulso significativo per l’innovazione e lo sviluppo tecnologico nel nostro Paese. Un sistema sanitario ben finanziato e sostenuto da investimenti strategici può offrire ai cittadini cure di alta qualità, garantendo al contempo la sostenibilità economica a lungo termine.