“Siamo di fronte in primo luogo a una rivoluzione culturale, che impatta sulla nostra umanità, sull’economia, sulla geopolitica, sull’ambiente. Per questo motivo l’intelligenza artificiale generativa e il suo impatto sulla società sono cose troppo importanti per lasciarle in mano esclusivamente ai tecnici”. Antonio Palmieri, fondatore e presidente della Fondazione Pensiero Solido, spiega così il significato della serie di incontri che la Fondazione sta portando avanti sull’IA. Ecco di cosa si parlerà e chi ci sarà al secondo incontro del 10 giugno a Milano
Quali sono le paure che dobbiamo affrontare e quali le opportunità che dobbiamo cogliere per usare l’intelligenza artificiale generativa e conversazionale in modo adeguato nell’ambito del lavoro?
Esiste una “terza via” rispetto agli apocalittici e ai tecno-entusiasti? Una via che riguarda coloro che si impegnano affinché le applicazioni basate sull’intelligenza artificiale generativa e conversazionale siano progettate e adoperate non solo in base ai contenuti tecnici ma tenendo conto delle loro ricadute sociali?
A questi e altri interrogativi daranno risposta gli ospiti del secondo incontro di studio della Fondazione Pensiero Solido, dal titolo”Intelligenza artificiale e lavoro. Tra paure e opportunità”, che si svolgerà lunedì 10 giugno alle 17.30 al Cefriel, in Viale Sarca 226 a Milano.
Un appuntamento che fa parte di una serie di incontri mensili che hanno lo scopo di riflettere sull'”Intelligenza artificiale e lavoro. Come cambia, come dobbiamo cambiare noi”, che la Fondazione Pensiero Solido sta proponendo dal mese scorso (qui il primo appuntamento raccontato da Antonio Palmieri, fondatore e presidente della Fondazione Pensiero Solido, a Formiche.net).
“Il nostro obiettivo – dice Antonio Palmieri – è di aiutarci a capire cosa sta accadendo, cosa accadrà in futuro, come possiamo essere protagonisti e non follower nell’era dell’intelligenza artificiale. Lo raggiungeremo tramite questa serie di incontri, nei quali proponiamo una pluralità di esperienze e punti di vista, utili a indicare la modalità migliore per vivere ‘solidamente’ questo tempo inedito nella storia dell’umanità. Siamo di fronte in primo luogo a una rivoluzione culturale, che impatta sulla nostra umanità, sull’economia, sulla geopolitica, sull’ambiente. Per questo motivo l’intelligenza artificiale generativa e il suo impatto sulla società sono cose troppo importanti per lasciarle in mano esclusivamente ai tecnici”.
Il programma della giornata prevede, oltre la presenza di Palmieri, gli interventi di Alfonso Fuggetta, amministratore delegato Cefriel, centro di innovazione digitale del Politecnico di Milano, Gabriele Benedetto, presidente Futura Sgr, già ad Telepass, Massimo Canducci, saggista, speaker, Guida innovazione del Gruppo Engineering, Canzio Dusi, digital transformation manager Azcom technology, Eleonora Faina, direttore generale Anitec-Assinform, Giulia Gioffreda, Government Affairs and Public Policy Manager di Google ltaly, Mauro Magatti, ordinario di Sociologia Università Cattolica di Milano, economista, saggista. Modera Giovanni lozzia, direttore Economyup.it.
L’incontro sarà visibile anche in streaming sul canale Youtube della Fondazione e su Ansa.it, Tiscali, Formiche.net, ItalpressTv ed Economyup.it.