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Un milione di euro al giorno. I numeri della rete cinese smantellata in Spagna

Operazione franco-spagnola, con il supporto di Europol: cinque arresti, una dozzina di perquisizioni e 167.000 euro. È il sistema dell’underground banking studiato anche dagli investigatori italiani

Una rete criminale, composta da cittadini cinesi residenti in vari Paesi europei e accusata di essere in grado di contrabbandare oltre 1 milione di euro al giorno in contanti attraverso tutto il continente, è stata smantellata la scorsa settimana. In Spagna sono state arrestate cinque persone, compreso il capo della banda, un uomo d’affari cinese. Sono state condotte una dozzina di perquisizioni in abitazioni, aziende, magazzini e ristoranti. Sequestrati oltre 167.000 euro in contanti. Alcuni erano nascosti in controsoffitti o frigoriferi.

È un episodio studiato anche dagli investigatori italiani, da anni ormai alle prese con il fenomeno dell’underground banking cinese. È uno “strumento” sempre più utilizzato come servizio anche dalle organizzazioni criminali e mafiose italiane per il narcotraffico con commissioni di circa l’1,5% sulle somme movimentate.

L’indagine, condotta dall’Ufficio nazionale antifrode francese e dalla polizia spagnola con il supporto di Europol, è iniziata dopo che i funzionari doganali francesi hanno scoperto oltre 500.000 euro nascosti in un veicolo vicino a Perpignan, nel Sud della Francia, nel febbraio 2021. È stata successivamente scoperta l’esistenza di un gruppo specializzato nel riciclaggio di denaro sporco che opera in tutti gli Stati membri dell’Unione europea almeno dal 2019. Il modus operandi prevedeva la creazione di vari punti di raccolta per i fondi provenienti dalla contraffazione, dalle frodi fiscali e doganali e dallo sfruttamento della prostituzione. Il denaro veniva poi affidato a una rete che organizzava i viaggi per i complici, su strada o per via aerea, che trasportavano le somme in tutta Europa.

A coordinare le indagini è stata la procura di Marsiglia, il cui porto è, al pari di quello italiano di Vado Ligure, funzionale all’espansionismo della Repubblica popolare cinese sotto la leadership di Xi Jinping. L’operazione conferma la centralità della Francia, al pari dell’Italia, come snodo per le attività di riciclaggio di denaro gestite dalla criminalità cinese. Basti pensare che nel 2020 Bank of China ha accettato di pagare 3,9 milioni di euro per sfuggire all’accusa di “riciclaggio evasione fiscale” lanciata a Parigi. Anche in Spagna il fenomeno è sotto i riflettori degli investigatori, in particolare per il ruolo di una filiale della Industrial and Commercial Bank of China, al centro di trasferimenti da oltre 1 miliardo di euro dalla Spagna alla Cina.



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