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Difesa dell’Ucraina e investimenti. Le nuove svolte della Nato spiegate da Stoltenberg

La seconda giornata di lavoro del Nato Summit si è conclusa. Stoltenberg ha annunciato significativi incrementi negli investimenti in difesa e un maggiore supporto all’Ucraina, il ruolo della Cina nel conflitto russo-ucraino e l’importanza di collaborare con i paesi dell’Indo-Pacifico, ribadendo l’importanza cruciale dell’Alleanza per la sicurezza internazionale, soprattutto in un mondo sempre più pericoloso

Washington DC ospita il Vertice Nato dal 9 all’11 luglio 2024, un incontro cruciale per i capi di Stato e di governo dell’Alleanza Atlantica, in un momento in cui il contesto di sicurezza internazionale presenta sfide sempre più complesse. Insieme al summit, si terrà anche il Nato Public Forum, che potrà essere seguito su Formiche.net, media partner italiano del Forum, in diretta dal 10 luglio (15:00 ora italiana) fino a giovedì 11 luglio. Durante la conferenza stampa conclusiva della giornata di lavoro del 10 luglio, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha delineato le principali decisioni prese, sottolineando l’importanza di un’alleanza coesa e pronta a rispondere alle minacce contemporanee.

Deterrenza e difesa

Stoltenberg ha aperto il suo discorso ricordando gli importanti passi avanti compiuti in termini di deterrenza e difesa. “Abbiamo dispiegato forze pronte al combattimento sul fianco orientale della Nato e messo in atto il piano di difesa più completo dai tempi della Guerra Fredda,” ha dichiarato. Attualmente, oltre 500 mila forze sono pronte all’intervento nell’Alleanza. Per rafforzare ulteriormente la struttura di comando, la Nato ha deciso di adattare la propria struttura di comando, migliorare i sistemi integrati di difesa aerea e missilistica e allineare i piani di difesa con le capacità necessarie.

Questi sviluppi sono stati resi possibili da un incremento storico degli investimenti in difesa. Dal 2014, quando è stato stabilito l’obiettivo del 2% del Pil da destinare alla difesa, solo tre Paesi avevano raggiunto questo traguardo. Oggi, 23 alleati investono almeno il 2% del loro Pil in difesa, superando l’obiettivo stabilito. Questo aumento degli investimenti ha portato la spesa totale per la difesa degli alleati europei e del Canada oltre la soglia del 2%.

Sostegno all’Ucraina

Il sostegno all’Ucraina è un altro punto cruciale del vertice. Stoltenberg ha annunciato l’istituzione del Consiglio Nato-Ucraina e il lancio di un programma di assistenza e formazione per le forze ucraine. “Coordineremo la maggior parte dell’assistenza internazionale alla sicurezza per l’Ucraina”, ha spiegato, aggiungendo che un generale a tre stelle e circa 700 unità di personale lavoreranno presso un quartier generale Nato in Germania e presso hub nell’Europa orientale.

La Nato si impegna anche a sostenere lo sviluppo a lungo termine delle forze armate ucraine. “Non facciamo questo per prolungare la guerra, ma per terminarla il prima possibile,” ha precisato, ribadendo l’importanza di un supporto credibile e duraturo per far capire a Mosca che non può aspettare che l’Alleanza si indebolisca.

Il segretario generale ha sottolineato che l’assistenza alla difesa non rende la Nato parte del conflitto, ma aiuta l’Ucraina a mantenere il proprio diritto all’autodifesa. Il nuovo impegno finanziario della Nato prevede almeno 40 miliardi di euro entro l’anno prossimo per garantire finanziamenti sostenibili all’Ucraina. Questo importo sarà riesaminato nel summit del 2025 per assicurarsi che continui a soddisfare le esigenze ucraine.

Minaccia della Cina e partnership nell’Indo-Pacifico

Un altro tema centrale è stato il ruolo della Cina nel conflitto russo-ucraino. “La Cina è diventata un abilitante decisivo della guerra della Russia contro l’Ucraina”, ha detto Stoltenberg. “Questo sostegno aumenta la minaccia che la Russia rappresenta per la sicurezza euro-atlantica”.

Alla domanda da parte dei giornalisti su quali misure specifiche possano essere appropriate per comunicare questo messaggio a Pechino, ha risposto: “È importante riconoscere l’importanza del fatto che 32 alleati dichiarino così chiaramente che la Cina è un abilitante decisivo della guerra illegale della Russia contro l’Ucraina. Rappresentiamo il 50% dell’economia mondiale insieme, ed è la prima volta che tutti gli alleati Nato lo affermano in modo così chiaro in un documento concordato”.

Inoltre, è stato annunciato un rafforzamento delle partnership con i Paesi dell’Indo-Pacifico. “La sicurezza è globale, non regionale”, ha aggiunto ancora Stoltenberg, sottolineando l’importanza di collaborare con gli alleati per affrontare le sfide comuni.

Impegni e preoccupazioni

Durante la sessione di domande e risposte, il segretario generale ha affrontato vari temi. Rispondendo a una domanda sulla possibile elezione di un presidente statunitense meno favorevole alla Nato, ha espresso fiducia nel continuo impegno degli Stati Uniti verso l’Alleanza, citando tre ragioni principali: l’importanza strategica di una Nato forte per la sicurezza stessa degli Stati Uniti, il forte sostegno trasversale dei principali partiti politici americani e il significativo aumento degli investimenti nella difesa da parte degli alleati europei e del Canada.

Un’altra domanda riguardava l’impatto delle restrizioni sugli attacchi ucraini in territorio russo. Il segretario generale ha chiarito che “gli alleati hanno fornito all’Ucraina le armi necessarie e hanno ridotto alcune restrizioni per consentire attacchi contro obiettivi militari russi legittimi”. Parallelamente, alla domanda sulla possibilità di attacchi ucraini in territorio russo, Stoltenberg ha risposto che “secondo il diritto internazionale, l’Ucraina ha il diritto all’autodifesa, compreso il diritto di colpire obiettivi militari legittimi sul territorio dell’aggressore, la Russia”.

Un’altra domanda di particolare interesse è stata quella riguardante le possibili ripercussioni nel caso in cui la Cina decidesse di inviare aiuti militari diretti alla Russia. Stoltenberg ha risposto che sebbene la Cina non abbia ancora inviato armi letali, il sostegno fornito sotto forma di tecnologia e microelettronica è già di per sé preoccupante e significativo, “il fatto che 32 alleati, rappresentanti il 50% dell’economia mondiale, abbiano affermato così chiaramente questo punto è un messaggio molto forte”.

Sfide globali

Anche alla fine della seconda giornata del Vertice di Washington, il segretario generale della Nato ha ribadito l’importanza di un’Alleanza Atlantica unita e pronta a rispondere alle sfide globali. Le decisioni prese, dall’aumento degli investimenti in difesa al sostegno continuo all’Ucraina, mostrano un impegno concreto per la sicurezza internazionale. Come ha concluso Stoltenberg, “in un mondo pericoloso, amici e partner sono più importanti che mai”.

Stoltenberg ha sottolineato che la Nato non era scontata nel 1949, non è scontata ora e non lo sarà in futuro. Tuttavia, si aspetta che continui a essere l’alleanza più forte e di successo perché è nell’interesse comune degli alleati rimanere uniti. Più il mondo diventa pericoloso, più è evidente il bisogno della Nato, rendendo l’impegno degli alleati ancora più fondamentale.

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