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Innovazione e cooperazione. Un nuovo capitolo per la difesa transatlantica

Durante l’ultimo giorno del Nato Public Forum, l’attenzione si è spostata su temi più settoriali includendo una panoramica approfondita delle sfide e delle opportunità per l’industria della difesa transatlantica. La necessità di aumentare la capacità produttiva, bilanciare i rischi e promuovere l’innovazione sono stati i temi principali. La collaborazione tra industria e governi, insieme all’adozione di soluzioni comuni e standardizzate, è emersa come la chiave per affrontare le sfide della sicurezza internazionale attuale e futura

Il Nato Public Forum, svoltosi il 10-11 luglio 2024 a Washington DC, ha offerto una piattaforma per il dialogo tra l’Alleanza Atlantica e la società civile, in parallelo al vertice dei capi di Stato e di governo della Nato avvenuto dal 9 all’11 luglio. Durante il secondo, e ultimo, giorno del Nato Public Forum, Martin Sklenár di Globsec ha moderato una tavola rotonda intitolata “Time to Flex the Muscles: Building a Resilient Transatlantic Defence Industry”. La discussione ha coinvolto tre esperti di rilievo: Stacey Cummings, general manager della Nato Support and Procurement Agency (Nspa), Max Peterson, vice president di Sovereign Cloud di Amazon Web Services (Aws), e Stephen O’Bryan, corporate vice president e Global Business Development Officer di Northrop Grumman.

La discussione è iniziata con l’intervento di Stacey Cummings che ha sottolineato come l’industria della difesa sia diventata un elemento fondamentale per la deterrenza e la difesa, in seguito all’aggressione russa contro l’Ucraina. “Il segretario generale ha affermato che senza industria non c’è deterrenza, difesa o sicurezza”, ha dichiarato Cummings. L’aumento della spesa per la difesa e la necessità di modernizzare l’equipaggiamento militare sono stati infatti i temi chiave. L’obiettivo è non solo sostituire le scorte diminuite a causa delle donazioni all’Ucraina, ma anche garantire che gli alleati acquistino le attrezzature di difesa più moderne.

Stephen O’Bryan ha discusso, invece, delle necessità di capacità produttiva, enfatizzando l’importanza delle co-produzioni e delle partnership innovative per espandere la capacità a livello globale. Un esempio citato è l’accordo firmato da Northrop Grumman per la produzione in Ucraina, che aiuta sia l’Ucraina sia la capacità globale di difesa. “È importante essere innovativi e cercare approcci nuovi,” ha sottolineato O’Bryan.

A seguire, Max Peterson ha evidenziato il ruolo cruciale delle aziende tecnologiche nel moderno campo di battaglia digitale. “In un mondo moderno, lo spazio di battaglia digitale sarà incredibilmente importante”, ha affermato il vice president di Sovereign Cloud di Amazon Web Services. Aws, con la sua esperienza nella fornitura di capacità di cloud computing per la sicurezza nazionale, sta collaborando con vari governi per costruire capacità cloud top secret. “La sicurezza è sempre stata la nostra priorità numero uno”, ha aggiunto.

Uno dei temi principali della discussione è stato il segnale che l’industria attende dai governi. Da una parte, O’Bryan ha sottolineato l’importanza dei contratti finanziati, che offrono stabilità alla catena di approvvigionamento e alla forza lavoro. Dall’altra parte, Cummings ha ribadito che la creazione di soluzioni comuni e l’acquisto in grandi quantità portano a economie di scala, ottimizzando le linee di produzione e migliorando i prezzi.

Un altro punto cruciale è stato il bilanciamento dei rischi di investimento tra industria e governi. Il General Manager della Nato Support and Procurement Agency ha menzionato strumenti come il Defense Production Act negli Stati Uniti e gli investimenti dell’Unione Europea nella produzione industriale come esempi di come ridurre i rischi per l’industria, dove anche i contratti con incentivi e l’innovazione nei flussi di cassa sono strategie per condividere i rischi.

Peterson, invece, ha descritto l’approccio di Aws, che anticipa la domanda del cliente e investe in anticipo, come dimostra l’investimento di 7,8 miliardi di euro per costruire un cloud sovrano europeo. Di fatti, questo modello di investimento proattivo è essenziale per sviluppare capacità cloud su larga scala, necessarie per la difesa.

In un secondo momento, la discussione si è poi concentrata sull’innovazione come forza motrice per la modernizzazione delle capacità di difesa. Si è parlato dell’importanza di requisiti operativi orientati ai risultati, che permettono all’industria di proporre soluzioni innovative, sottolineando l’uso dell’acquisizione digitale e dell’ingegneria digitale per migliorare la comprensione dei dati tecnici e delle proprietà intellettuali.

O’Bryan ha portato esempi concreti di come l’innovazione può ridurre la pressione sulle catene di approvvigionamento, come l’uso di fusibili guidati per l’artiglieria che migliorano la precisione e riducono la necessità di grandi quantità di munizioni. “Dobbiamo pensare in modo innovativo anche sugli elementi più basilari,” ha affermato il Corporate Vice President e Global Business Development Officer di Northrop Grumman.

Riguardo alle tecnologie nella logistica aziendale, Peterson ha descritto come Aws e Amazon stiano apportando competenze logistiche al settore della difesa, collaborando con le organizzazioni di trasformazione della Nato e sfruttando la costellazione di satelliti a bassa orbita Kuiper per migliorare le comunicazioni. “Molti partner industriali hanno punti di forza importanti per la difesa e la sicurezza, e dovremmo capire come aiutarci a vicenda,” ha ribadito.

Tuttavia, una delle sfide più grandi è la standardizzazione e l’interoperabilità tra gli stati della Nato. Cummings ha evidenziato come la Nspa stia lavorando per unificare i requisiti degli alleati, promuovendo l’acquisto di sistemi comuni che facilitano la collaborazione operativa e la condivisione delle catene di approvvigionamento. Peterson ha concluso l’evento aggiungendo che la standardizzazione digitale è cruciale per l’interoperabilità e la condivisione delle informazioni, soprattutto in futuro più complesso e incerto, rimarcando che “l’interoperabilità è fondamentale per l’efficacia delle operazioni congiunte”.


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