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Il mondo in rassegna

L’andamento della campagna presidenziale Usa al centro della stampa americana. Se le difficoltà economiche aiutano il percorso dello sfidante repubblicano, il fattore umano sembra essere dalla parte del presidente in carica. Cosi il New York Times spiega il vantaggio di Obama in alcuni stati chiave. Al contrario Washington Post e Los Angeles Times si concentrano sulle cosiddette gaffe culturali di Romney. Il giornale della capitale Usa affronta anche il problema del crescente divario tra poveri e ricchi in America.
 
In Medio Oriente è sempre il nodo siriano a tenere banco. Nel giorno in cui i combattimenti di Aleppo arrivano nei quartieri cristiani, Le Figaro analizza la situazione della minoranza religiosa di Damasco, sempre più stretta nella tenaglia della guerra civile. In un intervista sulle pagine della Suddeutsche Zeitung il ministro per la riconciliazione del governo Assad invita al dialogo i ribelli. Lo stato dell’opposizione e la propria incapacità a darsi una strategia unitaria sono analizzati dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung, mentre il Los Angeles Times riporta i crimini umanitari commessi ad Aleppo dalle forze anti regime. Nel giorno in cui vedrà la luce il nuovo esecutivo egiziano Kommersant e Suddeutsche Zeitung si soffermano sulla misteriosa lettera che il presidente egiziano Mursi avrebbe scritto alle autorità israeliane.Ore decisive per la banca centrale europea secondo il Wall Street JournalLe Monde e le Figaro affermano che dopo le promesse della settimana scorsa Mario Draghi, nonostante l’opposizione della Bundesbank, non abbia più alibi. Un giudizio condiviso anche dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung. Per la Suddeuschte Zeitung invece occorre uscire dal circolo vizioso politico-finanziario che paralizza l’azione continentale. El Pais scrive che in attesa di trovare un Monti spagnolo, Madrid cerca la protezione del premier di Roma. Alle difficoltà dei partiti italiani alle prese con la riforma elettorale è dedicato un articolo della Neue Zurcher Zeitung.
 
La stretta repressiva in Russia e gli errori commessi dal Patriarcato di Mosca, per alcuni arcaicamente troppo schierato sulle posizioni governative, vengono analizzati dal Moscow Times, mentre la Nezavisamaja Gazeta spera che l’ingresso di Mosca nel Wto possa rivelarsi decisivo per la tanto attesa modernizzazione del paese.
 
Le tensioni crescenti tra Washington e Pechino preoccupano il Dipartimento di stato Usa secondo il Washington Post, mentre nel giorno dell’arrivo in America del capo dei servizi segreti pachistani il New York Times cerca di capire l’enigma nel quale sono avvolti i rapporti tra i due paesi.
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