Il Presidente della Repubblica ha inviato un messaggio in apertura della 45esima edizione del Meeting per l’amicizia tra i popoli. L’essenziale “non sta nell’io separato, autosufficiente, ma nell’incontro con l’altro, nella scoperta delle verità di cui l’altro è portatore, e dunque nel camminare insieme, nel domani da pensare e costruire”
Il tema della 45esima edizione del Meeting per l’amicizia tra i popoli, che si apre oggi a Rimini, “esprime le radici culturali del Meeting proponendo uno sguardo aperto alle straordinarie trasformazioni che stiamo vivendo”. Sono le parole usate dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, Bernhard Scholz.
“Si vuole ricercare l’essenziale – ha detto il Capo dello Stato – proprio mentre i flussi globali delle informazioni diventano fiumi in piena, mentre le tecnoscienze ci mostrano soluzioni fino a ieri inimmaginabili, mentre le opportunità offerte ai singoli ripropongono la fallace lusinga dell’onnipotenza dell’uomo. Eppure, a fronte di tante nuove chances per l’umanità, tocchiamo con mano l’orrore, le atrocità e l’escalation delle guerre, le volontà di dominio, con un drammatico ritorno al passato. Sentimenti di paura, sfiducia, talvolta indifferenza, non di rado rancore e odio, si riaffacciano. Per questo essenziale è rimettere al centro la persona. Il desiderio di vita e di pienezza, nella relazione con la comunità”.
L’essenziale, si legge ancora nel messaggio di Mattarella, “non sta nell’io separato, autosufficiente, ma nell’incontro con l’altro, nella scoperta delle verità di cui l’altro è portatore, e dunque nel camminare insieme, nel domani da pensare e costruire. L’impegno educativo e culturale, di cui il Meeting si fa testimone, ha grande valore”.