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L’aviazione Usa guarda al Pacifico. Ecco Reforpac

Il vertice dell’aeronautica statunitense ha presentato i dettagli dell’operazione di addestramento prevista per la prossima estate. All’insegna del coordinamento interno e di quello con i partner

L’Air Force invierà unità da tutti gli Stati Uniti nel Pacifico la prossima estate per un’esercitazione volta a testare il modo in cui intende dispiegare le forze in un potenziale conflitto con la Cina. “Stiamo chiamando la nostra esercitazione estiva 2025 Reforpac, ovvero tornare nel Pacifico su scala più ampia. La stiamo integrando nei piani di campagna dell’Indopacom e nell’approccio delle nostre forze aeree del Pacifico per sostenerli, e quindi la stiamo integrando nella parte del comandante combattente, ma la stiamo facendo in un modo più robusto” sono le parole con cui il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, gen. David Allvin, ha introdotto la questione intervenendo lo scorso venerdì ad un evento organizzato dall’Hudson Institute. La manovra addestrativa in questione si rifà alle esercitazioni condotte dagli Stati Uniti e dalla Nato durante la Guerra Fredda, denominate “Return of Forces to Germany” in cui gli Stati Uniti si addestravano a spostare un gran numero di truppe attraverso l’Atlantico e a utilizzare armi pre-posizionate per difendere la Germania Ovest da un’eventuale invasione proveniente da Est. L’esercitazione, della durata di quattordici giorni, riunirà assieme le forze di stanza in Alaska, Hawaii, Guam, ma anche degli Stati Uniti continentali, per esercitarsi a operare in un ambiente complesso e a sostenere operazioni a grande distanza.

Con il crollo dell’Urss e il venir meno della competizione bipolare, la necessità per gli Stati Uniti di svolgere simulazioni di questo tipo è venuta meno, e l’Aeronautica si è concentrata sul dispiegamento di forze una squadriglia alla volta per sostenere le operazioni in teatri come il Medio Oriente. Ma l’Air Force sta abbandonando questo modello nel suo piano di “ri-ottimizzazione” per la competizione tra grandi potenze, facendo sì che le sue squadriglie si addestrino e si schierino insieme in modo coordinato. “Finché non sei sul posto e non lo fai per un certo periodo di tempo, non riuscirai a scoprire i difetti che potresti non aver scoperto facendo le cose a pezzi. Bisogna farlo in uno scenario realistico, e questo avverrà la prossima estate”, ha detto Allvin.

La Reforpac avrà luogo all’interno dell’esercitazione su larga scala nel Pacifico che gli Stati Uniti conducono con l’Australia, nota come Talisman Sabre, poiché in caso di conflitto nel teatro indo-pacifico gli Stati Uniti sanno che dovranno combattere a fianco di alleati e partner locali. Il nuovo modello di schieramento è uno dei tanti cambiamenti che il servizio sta introducendo con il suo nuovo piano di ri-ottimizzazione. A sei mesi dall’inizio dell’iniziativa (già nel febbraio era stato annunciata la manovra, anche se senza dettagli di sorta), Allvin ha dichiarato di essere “sorpreso” dalla velocità con cui il servizio si sta muovendo, ma di essere pronto ad accelerare i tempi. I funzionari del Pentagono hanno dichiarato che Reforpac non sarà un evento unico, ma piuttosto l’inizio di una rinnovata attenzione alle esercitazioni su larga scala che ha visto numerose organizzazioni dell’Aeronautica espandere le esercitazioni per renderle più “rappresentative del combattimento reale”.

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