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Zelensky ringrazia l’Italia. Ecco le novità del vertice di Ramstein

Di Riccardo Leoni

Zelensky ringrazia l’Italia per gli aiuti forniti. Crosetto: “Quello su cui tutti siamo d’accordo è che dobbiamo fare in modo che questa guerra cessi”. Nuovi aiuti all’Ucraina, difesa aerea e produzione di munizioni al centro del vertice dei ministri della Difesa in Germania

Si è riunito oggi, presso la base aerea di Ramstein, il Gruppo di contatto dei ministri della difesa sull’Ucraina. “Abbiamo bisogno della determinazione dei nostri partner e dei mezzi per fermare il terrorismo aereo russo. Abbiamo bisogno che tutte le armi dei pacchetti di supporto già annunciati raggiungano finalmente le brigate da combattimento. E abbiamo bisogno di decisioni forti e a lungo termine da parte dei nostri partner per avvicinare la pace giusta che cerchiamo”, così il presidente ucraino Zelensky torna sulla richiesta di invio di armi. Cita poi l’avanzata nell’area di Kursk: “Abbiamo capovolto il gioco. E spingiamo la guerra sul territorio della Federazione Russa grazie alla nostra controffensiva. Oggi controlliamo un’area di oltre 1.300 chilometri quadrati nella regione di Kursk. Ciò include oltre un centinaio di insediamenti”, ma “abbiamo bisogno di più armi per cacciare via i russi dalle nostre terre, soprattutto dalla regione di Donetsk”.

A seguito della riunione il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha dichiarato “il presidente Zelensky, nel suo intervento a Ramstein alla riunione del Gruppo di contatto per l’Ucraina ha ringraziato in particolare tre Paesi, ovvero Stati Uniti, Regno Unito e Italia per l’aiuto offerto finora, soprattutto per la parte importante, che sarà sempre più importante anche in futuro, della difesa aerea”. Prosegue il ministro: “Il nostro appoggio si concretizza anche così, oltre che, lo ripeto sempre, con la fornitura di ciò che serve per sopravvivere, ad esempio i generatori elettrici. Essendo stato distrutto il 70 per cento della capacità di produzione elettrica, una delle richieste che ci viene fatta, parlo di quelle per i civili, è di (fornire) generatori elettrici. Stiamo andando verso l’inverno e quello ucraino non è un inverno leggero, è un inverno pesantissimo”.

Non solo affermazioni però, dalla riunione sono emersi nuovi pacchetti di aiuti per Kyiv. Gli Stati Uniti vareranno un nuovo pacchetto di aiuti militari dal valore di 250 milioni di dollari (che si aggiungono ai 40 milioni di euro per le infrastrutture energetiche stanziati dall’Ue), mentre sul versante degli armamenti Germania, Danimarca e Paesi Bassi hanno promesso l’invio di altri 77 carri Leopard 1A5 e di 12 obici semoventi Pzh2000. A questo si aggiunge l’invio, da parte del Canada, di diversi motori per missili non guidati e 1300 testate esplosive. 

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