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A chi è stata affidata la task force anti disinformazione di Palazzo Chigi

Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria ha incaricato la Herbert Simon Society Benefit di condurre uno studio sui bias cognitivi e sull’uso dell’intelligenza artificiale nella lotta contro la disinformazione. L’obiettivo è analizzare misure efficaci adottate da Paesi affini e proporre soluzioni per la formazione e la comunicazione pubblica. Il progetto si inserisce nel piano nazionale di cybersicurezza, con un focus sul coordinamento internazionale contro la disinformazione

Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio ha affidato alla Herbert Simon Society Srl Benefit uno studio che approfondisca i seguenti temi: meccanismi cognitivi che portano a bias, distorsioni ed effetti comportamentali che favoriscono la disinformazione; misure comportamentali di contrasto alla disinformazione e valutazione della loro efficacia relativa, anche attraverso un’analisi comparata delle misure adottate da Paesi like-minded; ruolo dell’intelligenza artificiale nel favorire o nel contrastare la disinformazione; proposte per contrastare la disinformazione a livello di formazione e di comunicazione pubblica. È quanto si legge in un decreto del coordinatore dell’Ufficio per gli affari internazionale del dipartimento guidato dal consigliere Luigi Fiorentino, che ricade nelle deleghe del sottosegretario Alberto Barachini.

Il progetto

Il dipartimento ha deciso di “procedere all’acquisizione dei servizi” della Herbert Simon Society Srl Benefit e “all’affidamento diretto” per un importo non superiore a euro 39.000 euro indicando come responsabile unico del progetto l’avvocata Claudia Sartori, coordinatrice dell’Ufficio per gli affari internazionali del Dipartimento per l’informazione e l’editoria.

La società

Come si legge nel provvedimento, la Herbert Simon Society Srl Benefit “ha maturato una rilevante esperienza in tema di lotta alla disinformazione”. Ha realizzato il Nato Advanced Research Workshop “Fighting disinformation in a pandemic world: the role of AI and cognitive sciences” (2021); lo studio per Frontiers in Psychology “Behavioral change and Covid 19 in Italy” (2021); lo studio per PNAS Nexus “The Impact of generative Artficial Intelligence on socio economic inequalities and policy making”; il progetto europeo “Media Wise: Tackling disinformation through cross-border media literacy networks”.

Il presidente

Presidente della Herbert Simon Society Srl Benefit è Riccardo Viale, professore di scienze comportamentali ed economia cognitiva dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, della Luiss Guido Carli e della John Cabot University. È anche fondatore e segretario generale della Herbert Simon Society, autore di numerosi libri, tra cui “Oltre il Nudge” (Il Mulino), “Nudging” (The MIT Press) e “Analisi Comportamentale delle Politiche Pubbliche” (Il Mulino); è co-direttore della rivista “Mind & Society, Adaptive Behavior under Risk and Uncertainty” (Springer-Nature) e membro del Comitato di Redazione di “Sistemi Intelligenti, rivista quadrimestrale di scienze cognitive e di intelligenza artificiale” (Il Mulino). Tra le sue aree di ricerca vi è il nudging, il metodo di behavioral insight nelle politiche pubbliche, il behavioral audit nella PA, l’impatto economico sociale della IA e gli strumenti comportamentali di contrasto alla disinformazione.

Il ruolo del dipartimento

La misura 24 del Piano di implementazione della Strategia nazionale di cybersicurezza 2022-2026 indica il Dipartimento per l’informazione e l’editoria quale attore responsabile, e prevede che sia sviluppata “un’azione di coordinamento nazionale, coerente con le iniziative adottate a livello europeo e in sinergia con i Paesi like-minded, per prevenire e contrastare – anche attraverso campagne informative – la disinformazione online che, sfruttando le caratteristiche del dominio cibernetico, mira a condizionare/influenzare processi politici, economici e sociali del Paese”.


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