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La trasformazione digitale cambierà la Sanità. Le sfide del G7 Salute secondo Butti

Di Alessio Butti

Quella fra tecnologia e salute è un’alleanza di lunga data, ma per il progresso sono fondamentali anche infrastrutture, sinergia fra governo e personale sanitario e un’attenzione ai diritti. In occasione del G7 Salute, l’articolo pubblicato su Healthcare Policy a firma di Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica

Oggi, grazie alla trasformazione digitale, al radicarsi della cultura del dato e all’avanzamento sul fronte delle intelligenze artificiali, abbiamo strumenti potenti per immaginare evoluzioni positive, rapide e ad alto beneficio per tutta la popolazione. Quando Alexander Fleming scopre la penicillina, nel 1928, la mortalità per polmonite batterica colpisce tre malati su dieci e la speranza di vita media si ferma a 47 anni. Moltissimi muoiono prematuramente a causa di infezioni contratte spesso anche nei luoghi adibiti alle cure. Pochi anni più tardi, grazie agli antibiotici, la mortalità dei malati di polmonite sarà ridotta a meno di un malato su dieci e l’aspettativa di vita è in salita.

LA ALLEANZA FRA TECNOLOGIA E SALUTE

Una combinazione virtuosa tra ricerca scientifica, sapere umano e progresso tecnologico hanno permesso all’umanità di fare un passo avanti verso condizioni di vita migliori. Un’altra tecnologia che ha rivoluzionato la vita umana è il sequenziamento del genoma umano. Uno sforzo durato ben tredici anni e costato più di due miliardi e mezzo di dollari, ma ampiamente ripagato. È grazie al sequenziamento del genoma che oggi parliamo di medicina personalizzata e abbiamo sviluppato terapie mirate per far regredire alcune mutazioni tumorali, migliorando incredibilmente il tasso di sopravvivenza della popolazione. Ancora una volta, tecnologia e conoscenza alleate, a vantaggio di tutti.  Siamo lontani dall’aver sconfitto molte delle malattie più gravi che affliggono l’umanità o dall’essere al sicuro dall’arrivo di nuove malattie o crisi sanitarie. La pandemia è purtroppo un ricordo ancora vivido per tutti noi. Eppure oggi, grazie alla trasformazione digitale, al radicarsi della cultura del dato e all’avanzamento sul fronte delle intelligenze artificiali, abbiamo strumenti potenti per immaginare evoluzioni positive, rapide e ad alto beneficio per tutta la popolazione su più livelli: quello delle cure farmacologiche, dell’assistenza ospedaliera, dei trattamenti medicali e della prevenzione.

LA SINERGIA FRA GOVERNO E PROFESSIONISTI

Questi benefici sono soprattutto frutto del lavoro e dell’abnegazione delle tantissime persone che scelgono di dedicare la loro vita a salvare vite umane, intraprendendo percorsi professionali in ambito medico e nella ricerca scientifica. A loro va tutta la nostra riconoscenza.  Ma sono anche il frutto dell’impegno e della visione di questo governo, che è stato chiamato a gestire da protagonista i processi di innovazione, per sostenerne il passo e gli sforzi di ricerca e pratica medica, soprattutto nelle aree più complesse e sfidanti. Grazie alla combinazione di una leadership determinata ad avanzare sul fronte dell’innovazione, una strategia chiara e la possibilità di investimento offerta dal piano di ripresa post pandemica, abbiamo molti risultati di cui andare fieri già oggi.

IL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO 

Il primo è il fascicolo sanitario elettronico, con cui abbiamo concentrato all’interno di un singolo spazio virtuale e sicuro tutte le informazioni sanitarie dei nostri cittadini. Mettiamo i medici di famiglia e gli specialisti in condizione di accedere ad alert operativi in ogni momento per segnalare situazioni di emergenza e sintomi di malattie che, curati per tempo, possono risolvere il problema. Ottimizziamo le risorse a disposizione per la riorganizzazione del sistema sanitario nazionale, offrendo a tutti, ovunque si trovino, un servizio di eccellenza, altamente tecnologico e performante. Preveniamo meglio, potendo individuare in anticipo condizioni a rischio per fasce di popolazione e potendo anticipare potenziali crisi epidemiologiche o virali su larga scala.

DIRITTO ALLA SALUTE E DIRITTO ALLA PRIVACY

In questo contesto, la tutela dei dati personali e dell’etica riveste un ruolo centrale. È importante superare l’idea errata che il diritto alla salute e il diritto alla privacy siano in contrasto tra loro. In realtà, entrambe queste dimensioni possono e devono coesistere, orientando lo sviluppo tecnologico verso soluzioni che rispettino i diritti fondamentali delle persone e garantiscano al contempo un accesso a cure migliori e più tempestive.

IL RUOLO CHIAVE DELLE INFRASTRUTTURE

Un altro risultato di cui essere orgogliosi è l’avanzamento sul piano di cablaggi ad alta velocità di tutti i plessi sanitari presenti sul territorio. Parlavamo prima dell’importanza dei dati. Questi dati viaggiano attraverso le connessioni veloci. Dotare ogni struttura pubblica, a partire dagli ospedali, dei mezzi per trasmettere i dati è quindi fondamentale per consentire alla telemedicina e agli interventi a distanza di progredire.

LA TRASFORMAZIONE AL SERVIZIO DELLA SALUTE

Ci sono, infine, le semplificazioni che stiamo introducendo per agevolare ulteriormente il rapporto tra chi ha bisogno di assistenza sanitaria e le strutture mediche. Un caso su tutti: l’intelligenza artificiale al servizio dei sistemi di prenotazione. Una trasformazione piccola solo all’apparenza e che, in realtà, promette di ridurre i tempi di attesa, ottimizzare l’incontro tra domanda e offerta di cure mediche e garantire risparmio di spesa pubblica. Gli antibiotici, il genoma umano, l’automazione delle cure sanitarie, ma anche il cablaggio dei plessi ospedalieri, l’ammodernamento delle competenze del personale e le semplificazioni: la nostra idea di progresso tecnologico è un mix tra grandi e ambiziosi progetti e piccoli – ma fondamentali – passi in direzione di una sanità migliore, una popolazione più sana, un Paese migliore.



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