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Gli astronauti di Artemis III vestono Prada. Ecco la tuta AxEMU

La nuova tuta lunare, nata dalla collaborazione tra Axiom Space e Prada, segna un cambiamento nel modo in cui percepiamo l’esplorazione spaziale e dimostra che la fusione di settori diversi può portare a soluzioni straordinarie. La tuta AxEMU, che riporterà l’essere umano a camminare sulla Luna, rappresenta molto più di un avanzamento tecnologico: è un simbolo di progresso umano e di inclusività

Il terzo giorno dell’International Astronautical Congress 2024 di Milano parte all’insegna della moda spaziale. Axiom Space e Prada hanno infatti offerto una visione avveniristica della futura esplorazione lunare. La conferenza stampa, attesa con grande interesse, ha segnato un momento storico nella collaborazione tra il mondo della moda e quello dello Spazio, mostrando la tuta spaziale AxEMU che accompagnerà gli astronauti nella missione Artemis III, la prima a riportare l’umanità sulla Luna dopo oltre cinquant’anni.

La tuta, frutto della sinergia tra Axiom Space e Prada, rappresenta un esempio emblematico di come l’innovazione nasca dall’incontro tra competenze diverse. Il presidente di Axiom Space, Matt Ondler, ha catturato l’importanza di questo evento definendolo “un momento storico. La maggior parte delle volte, non ci si rende conto di far parte della storia quando la si vive, ma oggi ne siamo parte. Quando vedrete un astronauta camminare sulla Luna con questa tuta, ricorderete di averla vista per la prima volta in questo giorno”. Ondler ha sottolineato come la missione Artemis III porterà la prima donna e la prima persona di colore sulla superficie lunare: “La prima donna a camminare sulla Luna indosserà questa tuta, così come la prima persona di colore. Il primo non americano indosserà questa tuta.” Queste parole evidenziano la portata storica e simbolica della missione.

L’ingegnerizzazione della AxEMU è stata una sfida straordinaria, dato che le condizioni al Polo Sud lunare, con temperature tra le più basse dell’universo, richiedono una protezione eccezionale. Ondler ha ribadito l’importanza dell’innovazione, dichiarando: “Questa tuta deve essere progettata con grande intelligenza. Abbiamo dovuto trovare soluzioni innovative per proteggere un emissario estremamente fragile di esplorazione, l’essere umano, in ambienti incredibilmente estremi”.

Da parte sua, Russell Ralston, vicepresidente di Axiom Space per le attività extraveicolari, ha posto l’accento sulla rivoluzionaria collaborazione con Prada, che ha permesso di superare ostacoli tecnici e migliorare i processi produttivi. “Questa partnership ha veramente rivoluzionato lo sviluppo delle tute spaziali. Abbiamo fuso l’esperienza ingegneristica di Axiom Space con l’abilità artigianale di Prada per creare la tuta perfetta per i futuri Moonwalker“. Ralston ha aggiunto che il design della tuta ha richiesto un lavoro collaborativo durato diversi mesi: “Il rivestimento esterno bianco è stato creato per riflettere il calore e proteggere gli astronauti dalle temperature estreme della superficie lunare”.

Lorenzo Bertelli, chief marketing officer and head of corporate social responsibility di Prada, ha espresso l’orgoglio del marchio italiano per aver contribuito a una sfida così ambiziosa: “Siamo profondamente onorati che Axiom ci abbia scelto come partner. Questa è un’opportunità enorme non solo per noi, ma per tutto il settore spaziale”. Bertelli ha voluto sottolineare che, sebbene Prada sia universalmente conosciuta per la moda, il marchio ha alle spalle una lunga esperienza ingegneristica: “Abbiamo ingegneri che lavorano per noi e che provengono da Lockheed e Boeing, e abbiamo lavorato con SpaceX. Non tutti sanno che Prada ha investito più di un miliardo di euro in know-how ingegneristico”.

Il legame tra moda e tecnologia spaziale è forse insolito, ma rappresenta una nuova frontiera nell’innovazione. Come ha dichiarato Ralston, “Stiamo utilizzando le nostre forze uniche per ispirare e coinvolgere un pubblico più ampio, perfezionando le strategie produttive e affrontando le sfide della catena di approvvigionamento che storicamente sono state problematiche nel mondo delle tute spaziali”. Questo progetto non è solo una dimostrazione di ingegneria avanzata, ma anche un segnale di come l’esplorazione spaziale stia diventando un settore sempre più accessibile e inclusivo, grazie a collaborazioni inaspettate.

Lorenzo Bertelli ha concluso il suo intervento con una riflessione filosofica sul concetto di avventura: “Penso che tutti dovrebbero iniziare le loro avventure perché le amano, proprio come abbiamo fatto noi negli anni ’90 con Luna Rossa. Forse non è una coincidenza che ora siamo qui a parlare di un altro progetto lunare”. Queste parole riflettono lo spirito visionario e l’entusiasmo che spinge Prada a guardare oltre i confini tradizionali del suo settore.



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