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Taiwan e Ue, una partnership strategica per lo sviluppo del 6G

Huawei e i colossi europei dominano il settore delle telecomunicazioni. Intanto, Taiwan sfrutta l’ecosistema aperto del 5G per posizionarsi in prima linea nel futuro delle reti intelligenti

La Cina domina, con sussidi statali e colossi come Huawei e Zte, il settore del 5G. Ma sono note le preoccupazioni dei governi occidentali, molti dei quali hanno deciso di escludere – o quantomeno limitare – la presenza degli operatori cinesi nella rete per ragioni di sicurezza nazionale. E il 6G?

Il futuro delle reti intelligenti potrebbe passare anche da Taiwan. Lo racconta il giornale locale Digitimes, evidenziando come l’isola abbia compiuto notevoli progressi nel 5G tramite l’Open Radio Access Network (O-Ran) grazie al sostegno del governo, fino a posizionarsi oggi come un partner importante per Stati Uniti e Unione europea sul 6G, dove la collaborazione diventa fondamentale (anche con Giappone e Corea del Sud).

La direzione generale Connect della Commissione europea ha sottolineato l’importanza delle tecnologie di comunicazione per l’autonomia economica, la sicurezza e la crescita. Per garantire che l’Europa collabori con i migliori partner globali, l’Unione europea sta cercando di stringere un’alleanza con Taiwan per costruire standard globali aperti e sicuri per il 6G, riporta il giornale.

Basti pensare che un team taiwanese composto dall’Istituto di ricerca tecnologica industriale, dall’Università nazionale Sun Yat-sen, da Lite-On, Auray e Quanta è diventato di recente il primo ente non europeo certificato dal progetto 6G Sandbox dell’Unione europea, un’iniziativa finanziata dal programma Horizon Europe, per sperimentare il 6G in Europa. Questa rete sta testando tecnologie di comunicazione e sensing integrato (Isac) tramite O-Ran, utilizzando riconoscimento delle posture basato sull’intelligenza artificiale e imaging 3D in test di rete per applicazioni verticali. Un altro progetto coinvolge un consorzio formato da dall’Istituto di ricerca tecnologica industriale, da Tmy Technology, Yttek Technology, BenQ Materials e dall’Università Nazionale Chung Cheng, anch’esso selezionato per il 6G-Sandbox. La loro soluzione Reconfigurable Intelligent Surface (Ris) sarà testata e validata a Malaga, in Spagna, nel febbraio 2025, insieme a grandi nomi del settore come Keysight, Nokia, Telefónica e l’Università di Málaga.



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