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Un nuovo successo per l’Europa spaziale. Vega-C ritorna in volo

Vega-C ha portato nello spazio il satellite Sentinel-1C, momento importante per l’Italia e per l’Europa. Dopo anni di quiescenza, l’Europa torna operativa nel campo dei lanciatori e guarda con fiducia e determinazione alle sfide del futuro, prima fra tutte quella dell’autosufficienza

Dopo un rinvio tecnico di 24 ore, dovuto a un problema meccanico alla mobile gantry, il Centro spaziale europeo di Kourou, in Guyana francese, ha finalmente ospitato un momento cruciale per l’industria aerospaziale europea. Alle 22:20 ora italiana, il lanciatore Vega-C, sviluppato e prodotto da Avio, ha fatto il suo tanto atteso ritorno al volo, trasportando in orbita il satellite Sentinel-1C. Un lancio con il quale, nelle parole del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, “l’Italia ribadisce il suo ruolo di primo piano nello spazio europeo”. Un successo, lo ha definito la presidente “frutto del lavoro di eccellenze come Avio e Thales Alenia Space”, con il quale “la nostra Nazione si conferma come una delle poche al mondo ad avere un accesso autonomo allo spazio, strategico per la nostra competitività e sicurezza”. La premier ha anche ribadito il sostegno deciso del governo per lo sviluppo del settore spaziale” dominio fondamentale per la proiezione geopolitica dell’Italia e il suo futuro tecnologico e industriale”.

Il successo del lancio segna la ripresa operativa del lanciatore europeo, fermo da due anni dopo un’anomalia riscontrata nell’ultima missione del dicembre 2022. Vega-C, evoluzione del precedente Vega, è progettato per offrire maggiore capacità di carico, flessibilità e riduzione dei costi di lancio, rispondendo alle esigenze di un settore spaziale sempre più competitivo. “Il lancio del razzo Vega-C è un traguardo fondamentale per l’Italia e per l’Europa intera: il successo di un investimento strategico che è stato perseguito con determinazione per garantire una capacità cruciale, l’accesso autonomo allo spazio”, ha affermato Adolfo Urso, ministro per le imprese e il Made in Italy, commentando il lancio. “Il risultato di stanotte rappresenta un ulteriore passo avanti della leadership italiana nel settore spaziale”.

“Una giornata importante per l’Italia e per l’Europa. Vega-C è tornato!”, ha commentato Teodoro Valente, presidente dell’Agenzia spaziale italiana, ricordando che questo lancio non è solo un punto d’arrivo, ma l’inizio di un nuovo capitolo. “Siamo ancora molto lontani dalle capacità di altri attori non europei: la giornata odierna ci sprona a muoverci con la massima possibile rapidità, per recuperare almeno una parte del gap che fino a pochi mesi fa sembrava del tutto incolmabile e così garantire una soluzione ‘in house’ quantomeno per gli asset strategici”. Questo richiederà “modelli organizzativi ed operativi adeguati, non più vetusti”, avverte Valente, evidenziando che “servono fatti più che discussioni puramente speculative che traggono origine da impostazioni ormai superate, non adatte ai tempi correnti e alle prospettive future”. Il ritorno al volo di Vega-C rappresenta un simbolo di resilienza e ambizione per l’Europa. Negli ultimi anni, il continente ha dovuto affidarsi a operatori extraeuropei per i suoi lanci, ma con Vega-C riafferma la sua capacità di competere su scala globale. La transizione della gestione commerciale da Arianespace ad Avio segna inoltre un ulteriore passo verso un’autonomia strategica nel settore spaziale. 

La sera precedente, proprio a tre ore dal lancio, il conto alla rovescia era stato interrotto a causa di un guasto alla struttura mobile che protegge il razzo prima del decollo. Il lancio è stato quindi riprogrammato per il giorno successivo, mantenendo alta l’attenzione su una missione fondamentale per l’autonomia spaziale europea. Questo successo non è solo un risultato tecnico, ma un messaggio chiaro: l’Europa è pronta a riprendere il controllo del proprio destino nello Spazio, proiettandosi verso un futuro in cui innovazione e autosufficienza saranno al centro delle sue priorità.

A bordo del lanciatore, Sentinel-1C rappresenta l’ultima aggiunta al programma Copernicus dell’Unione europea, sviluppato per monitorare l’ambiente e supportare la gestione delle emergenze. Progettato da Thales Alenia Space, il satellite è dotato di un radar ad apertura sintetica (Sar) in banda C, capace di catturare immagini ad alta risoluzione in qualsiasi condizione meteorologica e di luce. “Sono lieto del successo del lancio del satellite Sentinel-1C che fornirà immagini radar fondamentali per un’ampia gamma di applicazioni scientifiche che concorreranno a preservare il nostro pianeta”, ha dichiarato Giampiero Di Paolo, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia.

Operando in tandem con Sentinel-1A, Sentinel-1C sarà cruciale per applicazioni come la sorveglianza marittima, il monitoraggio delle risorse naturali e il supporto alla protezione civile. “Sentinel-1C è fondamentale per osservazioni critiche, come quelle necessarie in caso di inondazioni o disastri naturali”, ha dichiarato Nuno Miranda, responsabile della missione per l’Agenzia spaziale europea.

L’Italia gioca un ruolo di primo piano in questa missione. Avio ha sviluppato Vega-C, il lanciatore che rappresenta un fiore all’occhiello dell’industria spaziale nazionale. Thales Alenia Space ha guidato invece la progettazione e la realizzazione di Sentinel-1C. “Siamo ancora una volta orgogliosi di contribuire al programma europeo Copernicus e, più in generale, all’accesso indipendente allo spazio per l’Europa con i nostri lanciatori”, ha dichiarato Giulio Ranzo, amministratore delegato di Avio, per poi aggiungere: “Con Vega C siamo pronti a portare in orbita i payload dei nostri clienti, con un aumento programmato della cadenza di lancio per i prossimi anni. Voglio ringraziare tutto il team di Avio che ha lavorato duramente su Vega C, con la collaborazione dei nostri partner ESA e Arianespace”. Leonardo, inoltre, ha fornito tecnologie fondamentali come i sensori avanzati di assetto e le unità di distribuzione di potenza, indispensabili per il funzionamento e la sicurezza del satellite in orbita. Questi contributi confermano l’eccellenza italiana nella Space economy globale.


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