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Italia-Messico, un asse strategico che attraversa l’Atlantico. Scrive Magaldi

Di Letizia Magaldi

Si è appena concluso il Business Forum México-Italia, un dialogo sui rapporti economici tra due Paesi che, pur lontani geograficamente, condividono una visione di crescita e innovazione. Dagli interventi di ministri, diplomatici e imprenditori, emergono scenari di una partnership che va oltre gli scambi commerciali e disegna un futuro fondato su strategie integrate di cooperazione bilaterale e valori comuni. L’intervento di Letizia Magaldi, presidente della Camera di Commercio del Messico in Italia

Oltre 9,6 miliardi di scambi bilaterali, investimenti green per 23 miliardi e una crescita del Pil messicano del 3,2% nel 2023. Nel 150° anno di relazioni diplomatiche tra Italia e Messico, l’alleanza è più forte che mai. I settori strategici per il futuro? Commercio, innovazione e sostenibilità.

Le relazioni tra Italia e Messico rappresentano un esempio emblematico di cooperazione internazionale. Non sono soltanto le cifre – che pur raccontano una storia di successo – a rendere significativo questo legame, ma la complessa rete di opportunità, sfide e responsabilità che unisce due Paesi apparentemente distanti. Apparentemente, per l’appunto. L’Italia, culla del Made in Italy e dell’innovazione sostenibile, e il Messico, hub produttivo dell’America Latina e porta d’accesso al Nord America, condividono una relazione che guarda oltre i numeri in crescita, riflette interessi comuni e una visione strategica che abbraccia commercio, sostenibilità e cultura.

Sono attualmente 2300 le aziende italiane che operano in Messico, con una forte concentrazione nel settore manifatturiero e industriale. Nel 2023, gli scambi bilaterali hanno superato i 9,6 miliardi di dollari – con le esportazioni dall’Italia che hanno raggiunto la cifra record di 8,6 miliardi nel 2023 (+10,4% rispetto all’anno precedente), e le importazioni dal Messico, anche esse in crescita, che si sono attestate a un miliardo di dollari (+13% dal 2022). Il saldo è positivo per l’Italia, ma questo dato, che potrebbe suggerire una relazione asimmetrica, racconta di una complementarità unica che rende il Messico un partner essenziale per molte filiere produttive globali.

Parliamo di un Paese che si presenta come un laboratorio economico e politico unico nel suo genere. Un Pil in costante crescita (3,2% nel 2023 e una previsione dell’1,5% per il 2024 del FMI) che ne fa la dodicesima economia mondiale; un’incredibile capacità di attrarre investimenti esteri che, soltanto nei primi nove mesi del 2024, ha permesso di superare già i 35 miliardi di dollari; il principale partner commerciale degli Stati Uniti dal 2021, dopo aver superato la Cina colpita dei dazi.

D’altro canto, questa posizione di forza si accompagna a una vulnerabilità geopolitica significativa, data la dipendenza dagli Stati Uniti, che assorbono l’83% delle esportazioni messicane e una nuova amministrazione che si appresta a prendere le redini degli Usa con prospettive politiche restrittive nei confronti del Messico. Il nearshoring che tanto ha spinto la crescita messicana potrebbe trasformarsi in una trappola.

In questo quadro, l’Italia può e deve giocare un ruolo cruciale, assumendo il ruolo di partner di maggior rilievo perché ne ha le potenzialità. Parafrasando l’intervento del Sottosegretario Silli al primo Business e Investment Forum della Camera di Commercio del Messico in Italia, il 26 novembre scorso, in un contesto politico ed economico così mutevole e in continuo cambiamento abbiamo bisogno di elaborare proposte e soluzioni innovative per sostenere le nostre imprese.

Sono proprio i settori emergenti come rinnovabili, economia circolare e digitalizzazione gli ambiti in cui il Messico si presenta come un terreno fertile per l’innovazione italiana, quelli a cui dobbiamo guardare. La transizione green del Paese, tra i principali obiettivi della presidente Claudia Sheinbaum, prevede investimenti per 23 miliardi di dollari entro il 2030 ed è un’opportunità per rafforzare una leadership condivisa. Le imprese italiane, con il loro know-how tecnologico e ambientale, possono diventare protagoniste di questa trasformazione, contribuendo a fare del Messico un modello di sostenibilità per tutta l’America Latina.

Quest’anno ricorrono i 150 anni di rapporti diplomatici tra Italia e Messico, un anniversario che invita a riflettere su quanto rapporti diplomatici e commerciali possano rafforzare un legame già profondo.

Italia e Messico, che quest’anno celebrano 150 anni di rapporti diplomatici, sono co-protagonisti di una narrazione globale che esige responsabilità e visione. Diversificazione economica, transizione sostenibile e cooperazione rappresentano le direttrici per affrontare le sfide di un mondo in continua trasformazione. Questa relazione è un’opportunità, per i governi e le imprese, di dimostrare che due Paesi con storie e geografie diverse possono unirsi per creare un impatto positivo globale.


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