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Come implementare l’IA nei concorsi pubblici. La ricetta di Anastasi (Formez)

Di Giovanni Anastasi

Con il lancio di Camilla, il primo assistente virtuale per i concorsi pubblici basato sull’IA generativa, Formez ha dimostrato come la tecnologia possa trasformare un settore cruciale per milioni di cittadini, rendendo più accessibile e immediato il supporto durante una delle esperienze più impegnative della loro vita. Il punto di Giovanni Anastasi, presidente Formez

L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale è ormai quasi un dovere, tanto per le aziende private quanto per gli enti che operano nel pubblico. Per Formez lo è per arrivare all’obiettivo di un’attività sempre più a vantaggio della collettività e di un aumento della percezione di servizio pubblico. Anche per questa ragione, insieme con Csi Piemonte, abbiamo realizzato il primo assistente virtuale per i concorsi pubblici, basato sull’IA generativa.

Su questa tematica, Formez ha consolidato un’esperienza interna: il lavoro è stato portato avanti da un gruppo di oltre venti persone, dall’età media di 32 anni, che hanno effettuato più di 500 test. E a tre settimane dal lancio, i risultati che registriamo sono più che lusinghieri: 2mila accessi da altrettanti utenti, per un totale di 11mila domande e una riduzione di oltre il 50% dei ticket, cioè delle richieste effettuate via Pec. Numeri che ci parlano di un grande interesse per l’applicativo, primo prodotto tangibile della task force sull’Intelligenza Artificiale voluta dal ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, e da me coordinata.

Il lancio di Camilla, abbiamo scelto di chiamare così l’assistente virtuale, valorizza al massimo un’architettura tecnica appartenente all’ecosistema pubblico nazionale. Lo abbiamo riprogrammato in un ambito sicuramente originale e sfidante per la tematica considerata.

Ma perché proprio i concorsi pubblici? Perché, trattandosi di una grande esperienza di Formez, il valore aggiunto che avremmo potuto apportare avrebbe fatto la differenza. Ma, soprattutto, perché parliamo di una platea potenziale di candidati che, annualmente, oscilla tra i 3 e i 5 milioni di cittadini. Cittadini che, mettendosi in gioco per il proprio futuro, vivono un’esperienza complessa e difficile, che coinvolge affetti, desideri, speranze. Che l’IA debba essere usata prioritariamente a vantaggio della collettività è per noi un aspetto di massima importanza, proprio perché puntiamo a estendere il servizio pubblico percepito.

Formez affronta le tematiche innovative in un’ottica strutturata. Parliamo spesso di inclusione digitale ed è fuori discussione che, oltre ad essere un elemento avanguardistico, quanto realizzato è una realizzazione pratica di questa visione. L’assistente virtuale, a disposizione 7 giorni su 7, h 24, ha effettivamente esteso il servizio ai cittadini e contribuito a far diminuire il numero delle domande che arrivano per via ordinaria. Registriamo certamente un beneficio in termini quantitativi, ma anche in termini di tempi di risposta: siamo passati da una risposta media in 24 ore a una immediata, in pochi secondi.

Formez e Csi Piemonte hanno creato un nuovo asset che potrà sicuramente essere allargato sia orizzontalmente (estensione al 100% dei concorsi pubblici) che verticalmente, applicandone il motore ad altri scopi (l’esempio più pratico è la generazione automatica di bandi). Inoltre, risulta rafforzato il posizionamento del nostro Paese all’interno dell’Ocse, che aveva manifestato interesse e intende verificare se l’esperienza sui concorsi sia replicabile. A tre settimane dall’avvio, dunque, l’assistente digitale esprime null’altro che un punto di partenza.

Formez è all’avanguardia anche nell’erogazione di formazione tramite webinar sul tema dell’IA. Perché il futuro è un treno già passato, noi non potremo rimproverarci di non aver fatto di tutto per salirci su. Stiamo andando veloce, ci saliremo in corsa.


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