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Ecco la storia dell’U2 Dragon Lady. Il racconto di Vecchiarino

Il Lockheed U-2 Dragon Lady, uno degli aerei simbolo della Guerra Fredda, che tra voli stratosferici, scambi di spie, esperimenti atmosferici e palloni spia, a quasi settant’anni dal suo primo volo, fa ancora parlare di sé. Il racconto di Domenico Vecchiarino

Signore e signori oggi vi racconto la storia dell’U-2, che non è il gruppo musicale rock irlandese di Bono, che pure meriterebbe un lungo articolo, ma l’aereo spia progettato durante la Guerra Fredda dalla Lockheed, famoso per aver preso parte a diverse importanti vicende storiche. Ma partiamo dalla storia di questo velivolo.

LA GUERRA FREDDA

All’inizio della Guerra Fredda l’intelligence americana necessitava di una migliore ricognizione aerea strategica per sorvolare e fotografare le attività militari nell’Unione Sovietica e in altre nazioni comuniste.

LA SKUNK WORKS

I progetti iniziali per quello che sarebbe diventato l’U-2 furono creati dal guru dell’ingegneria della Lockheed Clarence “Kelly” Johnson nel 1953. Lavorando sotto il velo della segretezza nella famosa divisione Skunk Works, Johnson immaginò un aereo da ricognizione e sorveglianza leggero, in grado di volare ad altissime quote, al di sopra della portata del fuoco antiaereo sovietico.

UN ALIANTE CON UN MOTORE A REAZIONE

Il progetto di Johnson, denominato Cl-282, era basato sul Lockheed Xf-104, il prototipo del famigerato F-104 Starfighter, ma con una fusoliera accorciata e ali lunghe e sottili progettate per ottenere una ridottissima resistenza aerodinamica e una considerevole tangenza. Queste caratteristiche, unite al motore turbogetto Pratt & Whitney J57, permettevano al velivolo di raggiungere un’altitudine di oltre 22.000 metri e avere un raggio di azione di oltre 2.600 chilometri. In sostanza quest’aereo da ricognizione era un aliante a reazione.

FOGLI DI ALLUMINIO

Per raggiungere queste prestazioni di volo, la struttura dell’aereo doveva essere estremamente leggera e al contempo abbastanza grande da ospitare gli alloggiamenti per un grande quantità di fotocamere e sensori. Alcune parti venivano montate a mano e furono ampiamente utilizzati sottili fogli di alluminio, fino a 0,5 millimetri di spessore per le parti mobili, per alleggerirne il peso.  Per questo, gli ingegneri razionalizzarono gli elementi al minimo come gli unici due carrelli, uno anteriore e uno posteriore, ambedue centrali.

CARRELLI A MOLLA E ALI STRISCIANTI

Per il solo decollo, infatti, l’U-2 utilizzava dei carrellini a molla posizionati sotto le ali che si staccavano subito dopo che l’aereo si sollevava dal suolo. Per l’atterraggio, invece, l’aereo, avendo solo due carrelli centrali, si inclinava su un lato e utilizzava l’estremità di una delle due ali come punto d’appoggio; perciò, queste ali “striscianti” avevano delle apposte parti in titanio alle estremità che venivano sostituite a ogni volo.

LA HYCON MODEL B

Elemento centrale dell’U-2 era la telecamera panoramica Hycon Model B installata sull’aereo. Prima fotocamera ad alta risoluzione e ad alta quota al mondo, la fotocamera Hycon B scattava immagini molto più dettagliate rispetto alle precedenti e registrava tutto lungo un percorso di 3.500 km, largo fino a 200 km, e poteva fornire fino a 4.000 copie di fotografie stereoscopiche.  Le lenti della Hycon B potevano “vedere” e registrare oggetti piccoli fino a settanta centimetri da un’altezza di oltre 20 chilometri; ciò consentiva agli interpreti fotografici di identificare diversi tipi di veicoli, armi, aerei, missili ed edifici.

PROGETTO AQUATONE

Il progetto, nome in codice Aquatone, fu inizialmente ignorato, ma poi venne approvato dal presidente Dwight Eisenhower e la Lockheed ricevette l’incarico di fornire un primo lotto di venti velivoli.

AREA 51

Il prototipo della Skunk Works, essendo Top Secret, richiedeva un luogo isolato per i test e per i primi voli. Per questo Kelly Johnson seguì il consiglio di un membro della CIA, che gli suggerì una pista abbandonata nel Nevada dove questi aveva lavorato durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa pista, che si trovava nei pressi del Groom Lake, all’interno del poligono di tiro della Nellis Air Force Base, fu riattivata e la Lockheed vi poté eseguire i test. Successivamente il sito fu allargato e divenne una base militare sperimentale utilizzata per lo sviluppo e i test di apparecchiature tecnologicamente all’avanguardia, sempre nella massima segretezza, meglio conosciuta come Area 51. Ma questa è un’altra storia.

L’U-2 DRAGON LADY

Il primo volo del prototipo avvenne il 4 agosto 1955 e poco dopo l’aereo fu adottato dall’aviazione militare americana che, per nascondere la vera natura dell’aereo, decise di classificarlo nella categoria “Utility”, utilità, ovvero gli aerei per uso generale. Dato che all’epoca esistevano già l’U-1 e l’U-3, il prototipo fu denominato U-2 e ribattezzato Dragon Lady, il nome di un personaggio del fumetto Terry and the Pirates.

MISSILI COME SALSICCE

All’inizio del 1956, il premier sovietico Nikita Kruscev aveva dichiarato che il suo paese stava costruendo “missili come salsicce” e che presto avrebbe avuto una bomba all’idrogeno in grado di colpire “qualsiasi punto del mondo”. Avvertì anche che qualsiasi ospite indesiderato che avesse sorvolato la Russia sarebbe stato abbattuto impunemente. Ma l’U-2 dimostrò che si sbagliava.

IL VOLO DI HERVEY STOCKMAN

Il 4 luglio 1956, Hervey Stockman volò con un U-2 da Wiesbaden, in Germania Ovest, fino al cuore dell’Unione Sovietica, catturando foto dettagliate di aeroporti, fabbriche e cantieri navali in precedenza irraggiungibili da altri velivoli. L’aereo venne tracciato dal radar sovietico, ma l’U-2 di Stockman volò oltre la portata degli intercettori e del fuoco antiaereo sovietico, tornando con informazioni che avrebbero cambiato la storia.

PIU’ TRATTORI CHE CARRI ARMATI

I successivi voli degli U-2 rivelarono che i sovietici erano più interessati a costruire trattori che carri armati. La capacità della Russia di produrre bombardieri di fascia alta era, nella migliore delle ipotesi, poco impressionante. I suoi missili, sebbene numerosi, erano più adatti ad attacchi intermedi contro l’Europa che a un attacco a lungo raggio contro gli Stati Uniti, con la maggior parte di essi non ancora pronti a sparare. Grazie all’U-2, Eisenhower ebbe le informazioni necessarie per scongiurare un massiccio accumulo di armamenti e una potenziale guerra.

IL MISSILE TERRA-ARIA S-75 DVINA

I sovietici però, consapevoli del fatto che gli americani stavano effettuando dei voli ad altissima quota nel loro spazio aereo, potenziarono le loro batterie antiaeree schierando l’S-75 Dvina, nome in codice Nato: Sa-2, un nuovissimo missile terra-aria con guida di comando.

L’OPERAZIONE GRAND SLAM

Il 1º maggio 1960 Francis Gary Powers, uno dei piloti più esperti del Dragon Lady, decollò a bordo del suo U-2 per una missione inedita, l’Operazione Grand Slam: si trattava di sorvolare l’Unione Sovietica da Sud a Nord partendo dalla base di Peshawar, in Pakistan, per poi atterrare a Bodø, in Norvegia, per un totale di 7000 km di cui 5300 in territorio nemico. Nessuno aveva mai provato un volo simile.

L’ABBATTIMENTO IN UNIONE SOVIETICA

Grazie anche ai nuovi radar i sovietici iniziarono a tracciare l’U-2 quando si trovava ancora a 15 miglia a sud del confine sovietico-afghano e continuarono a farlo mentre l’aereo sorvolava le repubbliche dell’Asia centrale. Solo dopo i vari tentativi di intercettazione da parte di alcuni caccia sovietici, l’aereo di Powers fu abbattuto da un missile terra-aria S-75 Dvina in prossimità della città di Ekaterinburg.

L’ARRESTO DEL Kgb E LO SCAMBIO

Powers riuscì ad eiettarsi e a lanciarsi con il paracadute, ma una volta a terra, fu catturato dal Kgb e trattenuto per interrogatorio; i resti dell’aereo furono recuperati e, dopo una lunga analisi tecnica da parte dei sovietici, esposti a Mosca come prova delle attività di spionaggio americane. Dopo il successivo processo farsa, Powers fu dichiarato colpevole di spionaggio e condannato a tre anni di prigione e altri sette di lavori forzati. Tuttavia, nel 1962, grazie ai negoziati condotti dall’avvocato James B. Donovan, Powers fu scambiato per una spia sovietica catturata, Rudolf Abel.

L’HOLLOW NICKEL

Abel era un agente segreto sovietico di lungo corso che era stato arrestato per l’Hollow Nickel, il nome dato dall’Fbi alle indagini avviate nel 1953 a seguito del ritrovamento di una moneta cava con all’interno un messaggio cifrato intraducibile. Le successive ricerche del controspionaggio americano, aiutate dalle informazioni utili a decifrare il codice fornite dall’agente sovietico defezionista Reino Hayhanen, avevano portato all’arresto di Abel e altri agenti russi.

IL PONTE DELLE SPIE

Lo scambio avvenne il 10 febbraio 1962 sul Ponte di Glienicke, un ponte stradale che collega le città di Potsdam e di Berlino, chiuso al traffico durante la Guerra Fredda perché posto sulla linea di demarcazione fra Berlino Ovest e la Germania Est. Ma anche questa è un’altra storia.

LA CRISI DEI MISSILI DI CUBA

Nonostante l’abbattimento dell’U-2 sui cieli dell’Unione Sovietica, i voli di ricognizione del Dragon Lady continuarono. Fu proprio durante una missione di routine sui cieli di Cuba che un U-2 fotografò alcune installazioni di missili terra-aria sovietiche e diversi altri impianti militari in costruzione. Successivi voli di ricognizione, sempre effettuati dai Dragon Lady, stabilirono che le batterie missilistiche era state posizionate per difendere quelli che a tutti gli effetti sembravano chiaramente essere dei silos di missili balistici.

L’ABBATTIMENTO DELl’ U-2

La presenza dei missili fu confermata da un successivo volo del 14 ottobre 1962 in cui furono fotografate le prove della presenza dei missili R-12 (nome in codice Nato: SS-4 Sandal) nella zona di San Cristobal. Durante ulteriori ricognizioni sull’isola, il 27 ottobre 1962, un U-2 fu abbattuto nello spazio aereo cubano e il pilota Rudolf Anderson morì. L’abbattimento, avvenuto quando la crisi dei missili era ormai conclusa, avvenne in prossimità della città di Banes, e fu dovuto al lancio del missile terra-aria S-75 Dvina. Per ordine del presidente John F. Kennedy, Anderson ricevette postuma la prima Air Force Cross, così come l’Air Force Distinguished Service Medal, la Purple Heart e il Cheney Award.

L’SR-71 BLACKBIRD

Questo episodio, insieme all’abbattimento di Francis Power, intensificarono i lavori di sviluppo di un nuovo ricognitore, l’SR-71 Blackbird, ma, come sempre, anche questa è un’altra storia.

U-2 A TAIWAN

Malgrado ciò, lo sviluppo dell’U-2 continuò e alcuni Dragon Lady vennero trasferiti a Taiwan come parte di una missione segreta per spiare le crescenti capacità militari della Cina comunista, compreso il programma nucleare, che era in fase nascente. Gli Stati Uniti però, per evitare un eventuale caso Powers in Asia, si rivolse a Taiwan, all’epoca dei fatti chiamata Repubblica di Cina, che fu fin troppo disponibile a permettere ai suoi piloti di essere addestrati e di effettuare una lunga serie di sorvoli sulla Cina continentale.

IL BLACK CAT SQUADRON

Fu così creato il 35° Squadrone dell’Aeronautica Militare della Repubblica di Cina, ribattezzato Black Cat Squadron dal soprannome che i piloti taiwanesi davano all’U-2, che utilizzò l’aereo dal 1961 al 1974 in 220 missioni operative.  Durante i 14 anni di esistenza dello squadrone, cinque Dragon Lady furono abbattuti dalle difese aeree della Repubblica Popolare Cinese, con tre piloti uccisi e due catturati.

LA VISITA DI NIXON

L’intelligence raccolta dal Black Cat Squadron, che includeva prove di un rafforzamento militare al confine sino-sovietico, potrebbe aver contribuito all’apertura degli Stati Uniti alla Cina durante l’amministrazione Nixon, rivelando così le crescenti tensioni tra le due nazioni comuniste. Infatti, poco dopo la visita di Nixon a Pechino, che normalizzò le relazioni tra i due paesi, tutti i voli di ricognizione sulla Repubblica Popolare cessarono e nella primavera 1974 il Black Cat Squadron fu ufficialmente sciolto.

U-2 IMBARCATI SULLE PORTAEREI

Per ampliare la portata del velivolo e raggiungere obiettivi più remoti, la CIA propose alla Marina di provare ad utilizzare l’U-2 sulle portaerei e nell’agosto 1963 un Dragon Lady decollò dalla portaerei USS Kitty Hawk dimostrando la fattibilità dell’idea. Fu così che tre U-2 furono modificati e dotati di un carrello di atterraggio più robusto, un gancio di arresto e spoiler alari che riducevano la portanza durante l’atterraggio.

L’OPERAZIONE FISH HAWK

Il 23 maggio 1964 un U-2 a bordo della Uss Ranger fu impiegato nell’Operazione Fish Hawk ideata per monitorare i test nucleari francesi nell’atollo di Mururoa, situato nell’Oceano Pacifico meridionale, ben fuori dalla portata di qualsiasi aereo basato a terra.

L’U-2R

il 28 maggio 1967 fu introdotto l’U-2R, una versione migliorata dell’aereo, che fu dotato di una cellula più grande per dare più spazio ai piloti nella cabina, nuovi turboreattori più potenti, migliori apparecchiature di navigazione elettronica e, ovviamente, migliori strumentazioni fotografiche.

Tr-1A

Una successiva versione dell’U-2 da ricognizione tattica, il Tr-1A, volò per la prima volta nell’agosto 1981 ed era strutturalmente identica all’U-2R. Gli ultimi aerei U-2 e Tr-1 furono consegnati nell’ottobre 1989; nel 1992, poi, tutti i Tr-1 e gli U-2 furono designati come U-2R.

NEL 21° SECOLO

Ampiamente utilizzato durante la Guerra Fredda, l’U-2 è poi sopravvissuto al crollo del Muro di Berlino e ha fornito intelligence, surveillance, target acquisition, reconnaissance, nei conflitti dei Balcani, in Afghanistan, in Iraq e in tanti altri teatri operativi continuando ad essere una preziosa risorsa per gli Stati Uniti. Nel 1994, infatti, tutti i Dragon Lady erano stati aggiornati con una nuova cellula, nuovi sensori e un nuovo motore, e furono designati dall’aviazione americana come U-2S.

AEREO POLIEDRICO

Dotato di un’ampia gamma di sensori, l’U-2 si è poi trasformato in ogni cosa: da una piattaforma Nasa high-tech per condurre esperimenti di fisica a uno strumento ad alta quota per tracciare la migrazione dei distruttivi insetti scolitidi dell’abete rosso attraverso le foreste dell’Alaska.

L’ER-2 DELLA Nasa

Proprio la Nasa, infatti, gestisce due ER-2, aereo derivato dall’U-2 e chiamato Lockheed ER-2 Earth Resources, che vengono utilizzati come laboratori volanti nell’Airborne Science Program sotto la Science Mission Directorate dell’Agenzia. Dal volo inaugurale dell’Airborne Science Program, avvenuto il 31 agosto 1971, gli Er-2 della Nasa hanno effettuato più di 4.500 missioni dati e voli di prova a supporto della ricerca scientifica.

ESPERIMENTI ATMOSFERICI

Gli Er-2 della NASA sono uno strumento prezioso per studiare la bassa stratosfera e l’anticiclone monsonico nordamericano (Nama). Durante le estati del 2021 e del 2022, la missione Dynamics and Chemistry of the Summer Stratosphere (Dcotss) con base a Salina, Kansas, ha trasportato a bordo 12 strumenti che hanno effettuato misurazioni in situ di importanti gas traccia, aerosol, specie reattive e parametri meteorologici.

IL RECORD DI ALTITUDINE

Il 19 novembre 1998, l’Er-2 della Nasa stabilì un record mondiale raggiungendo un’altitudine estrema per questa classe di velivoli, con un peso al decollo compreso tra 26.455 e 35.275 libbre. L’aereo raggiunse i 68.700 piedi.

9TH RECONNAISSANCE WING

Oggi gli U-2 hanno sede presso il 9th ​​Reconnaissance Wing, nella Beale Air Force Base in California, ma vengono ruotati in distaccamenti operativi in ​​tutto il mondo. I piloti degli U-2 vengono addestrati a Beale utilizzando cinque velivoli biposto designati come Tu-2S prima di essere schierati per missioni operative.

I PALLONI SPIA CINESI

Nel febbraio 2023, l’aeronautica militare statunitense ha utilizzato l’U-2 per monitorare un pallone spia cinese che volava tra il Canada e gli Stati Uniti, in particolare sul Montana, sede di numerose installazioni di missili nucleari, tra cui la Malmstrom Air Force Base. I voli dell’U-2 hanno confermato più nel dettaglio che la misteriosa sfera bianco-argentea grande sessanta metri era effettivamente un pallone spia, dotato di antenne in grado di condurre operazioni di signal intelligence e che aveva grandi pannelli solari per autoalimentarsi. Il pallone fu poi abbattuto da un caccia F-22 al largo della costa del South Carolina.

IL PROGRAMMA AVIONICS TECH REFRESH 

Nel settembre 2023 la Lockheed Martin ha comunicato che, in collaborazione con l’aeronautica militare statunitense, ha completato il primo volo del programma Avionics Tech Refresh (ATR) dell’U-2 Dragon Lady. Nel programma sono state testate con successo una nuova avionica aggiornata per modernizzare i sistemi di bordo dell’U-2, un nuovo computer per le missioni, progettato secondo lo standard Oms (Open Mission Systems) dell’Aeronautica Militare statunitense  che consente all’U-2 di integrarsi con sistemi di aria, spazio, mare, terra e cyber dominio con diversi livelli di sicurezza, e nuovi e moderni display nella cabina di pilotaggio che semplificano i compiti dei piloti e migliorano la presentazione dei dati raccolti dall’aereo.

SETTANT’ANNI DAL PRIMO VOLO

Oggi, nonostante siano passati quasi settant’anni dal suo primo volo, diversi esemplari di U-2 sono ancora operativi e svolgono compiti di ricognizione negli odierni teatri di guerra. La storia del Dragon Lady è quindi destinata a continuare.

IL PONTE DELLE SPIE

Sulla vicenda dell’abbattimento di Francis Powers e dello scambio di spie nel 2015 è stato prodotto il film “Il Ponte delle spie” diretto da Steven Spielberg con Tom Hanks, Austin Stowell e Mark Rylance.

 


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