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La sicurezza europea riavvicina Uk e Ue (con la sponda italiana)

Il Regno Unito si trova in bilico tra Bruxelles e Washington, con la destra britannica che teme un’eccessiva vicinanza all’Europa a scapito dei rapporti commerciali con gli Stati Uniti di Trump. L’Italia, con il Global Combat Air Programme, potrebbe avere un ruolo strategico in questo nuovo equilibrio. Meloni presto in visita a Londra

La presenza di Sir Keir Starmer, primo ministro britannico, alla cena con i leader europei conferma la volontà di Regno Unito e Unione europea di consolidare le relazioni a cinque anni dalla Brexit. Un particolare: l’incontro si tiene al Palais d’Egmont, dove nel 1972 l’allora primo ministro britannico Ted Heath firmò il trattato di adesione del Regno Unito alla Comunità economica europea. Oggi c’è chi parla di reset delle relazioni in vista del vertice con Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, che si dovrebbe tenere tra aprile e maggio.

Ma Londra rischia di ritrovarsi in uno scontro tra Washington e Bruxelles. Il leader laburista non è più, da pochi giorni, sotto il fuoco di Elon Musk e della destra americana (anche dopo le scintille tra Musk e Nigel Farage): forse “si può trovare una soluzione”, ha detto a Fox News il presidente americano Donald Trump spiegando che Sir Keir è stato “molto gentile” e che “andiamo molto d’accordo” πer poi tornare ad attaccare l’Unione europea a testa bassa. I conservatori chiedono al primo ministro laburista di cercare un accordo commerciale con gli Stati Uniti per evitare che i dazi colpiscano anche il Regno Unito (dopo Messico, Canada e Cina, e assieme forse all’Unione europea). Troppa vicinanza a Bruxelles potrebbe allontanare Londra da Washington, sostiene la destra britannica.

Tra Regno Unito e Unione europea si parla di un accordo per consentire di vivere, lavorare e studiare ai giovani tra i 18 e i 30 anni del Regno Unito e dell’Unione europea. Ma c’è (almeno) un terreno su cui gli interessi dei tre potrebbe coincidere: la sicurezza europea. E il ruolo britannico, in particolare alla luce dell’invasione russa dell’Ucraina, è il piatto forte della cena organizzata dopo al termine dei lavori dei leader europei. Si torna a discutere di un accordo di sicurezza tra Regno Unito e Unione europea, uno di quelli che sarebbero più facili da far digerire agli elettori britannici. “L’Europa deve intensificare i suoi sforzi per distruggere la macchina da guerra di [Vladimir] Putin, mentre l’economia russa mostra segni di indebolimento”, ha dichiarato Sir Keir in mattinata.

L’incontro odierno tra i leader dei 27 Stati membri è stato mantenuto a livello “informale” dal presidente del Consiglio europeo António Costa per facilitare il confronto. Ospite, a pranzo, Mark Rutte, segretario generale della Nato, una delle voci più forti a sostegno di un maggiore cooperazione tra l’Unione europea e l’Alleanza atlantica, al pari di Donald Tusk, primo ministro della Polonia, il Paese che detiene la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea in questo semestre. Il ritorno a 28, seppur per una cena, sembra confermare la direzione. Il Financial Times riporta che i governi dell’Unione europea hanno in programma di includere il Regno Unito e la Norvegia in una “coalizione di volenterosi” per rafforzare le difese del continente.

In questa partita l’Italia può giocare un ruolo importante anche alla luce del Global Combat Air Programme, il progetto che coinvolge i due Paesi assieme al Giappone per lo sviluppo del caccia stealth di sesta generazione. Nelle prossime settimane Giorgia Meloni, presidente del Consiglio e probabilmente il leader europeo con i migliori rapporti con la nuova amministrazione americana, potrebbe volare a Londra per ricambiare la visita di Sir Keir dello scorso settembre.


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