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La buona politica? La decide la qualità degli uomini

“Sette” del “Corriere della Sera”. A pag. 18 Angelo Panebianco si interroga su “Chi decide la buona politica”. La qualità degli uomini o la natura delle istituzioni?
“Le istituzioni ben congegnate sono quelle nelle quali il perseguimento dell’interesse personale (che c’è comunque) non entra in conflitto con scopi e funzioni delle stesse istituzioni. Tuttavia, in un senso molto diverso da come lo intendono i moralisti, gli uomini contano. Nel senso che le tradizioni culturali che ne ispirano l’azione favoriscono o sfavoriscono la formazione di istituzioni ben congegnate”.
 
A pag. 10 Gian Antonio Stella (“La deportazione dimentica”) racconta la deportazione in campi di concentramento tedeschi di 2.500 carabinieri romani disposta da Rodolfo Graziani nell’ottobre del ’43.
Il sottoufficiale Domenico Lusetti, poi detenuto, racconta: “Il tedesco con voce stridula grida e l’interprete traduce. Chi non è fascista alzi la mano. Eravamo duemila consapevoli che stavamo per decretarci un destino di sofferenza e forse di morte ma tutti, nessuno escluso, abbiamo alzato la mano. Era una selva di mani e in quell’istante ci siamo sentiti Noi”.
Chi decide la buona politica? La qualità degli uomini! (aml)

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