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Corriere della Sera e Repubblica bisticciano su Letta, Renzi e Napolitano

Avanti con un governo Letta-bis e forza tutta con un movimento centrista e popolare in cui si possano riconoscere anche i diversamente berlusconiani.

Per carità, attenzione a tenere ulteriormente in vita la legislatura con un governicchio che può solo dare la possibilità a vecchi e nuovi dc di formare una sorta di Balena Bianca per corrodere il Pd a immagine e somiglianza di Matteo Renzi.

I due opposti auspici si possono leggere in filigrana sui due principali quotidiani. Il primo sul Corriere della Sera e il secondo su Repubblica.

Il Corriere

Il titolo è inequivocabile e programmatico: “L’indignazione dei moderati“. L’editoriale del direttore del Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli, da un lato plaude ai diversamente berlusconiani che mostrano sconcerto e fastidio per la piega estremistica della nuova Forza Italia dopo l’ultimo diktat di Silvio Berlusconi e dall’altro auspica di fatto la formazione di un movimento centrista: “Ma se esiste un’area moderata, che ha a cuore famiglie e imprese, ispirata ai valori liberali del Partito popolare europeo, il momento di agire è questo. Se non ora quando?”, scrive de Bortoli, quindi non auspicando un ritorno alle urne. “Le probabilità che il governo Letta possa proseguire, magari con un programma limitato e una prospettiva elettorale più ravvicinata, evitando il fallimento del Paese e il collasso delle sue istituzioni, dipendono dalle scelte dei moderati che non vogliono confondersi in quella che Quagliariello ha ieri definito la «Lotta continua» della destra”, conclude l’editoriale del Corriere della Sera.

La Repubblica

“Ma il disegno congegnato da Letta e Napolitano pone più di un interrogativo anche al centrosinistra”, dice invece il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari in un commento a firma di Claudio Tito. La domanda che si pone il quotidiano del gruppo Espresso è il seguente: “Può il Partito democratico reggere l’urto di una “strana maggioranza” – anche se un po’ meno strana – che duri troppo a lungo?”. L’altra domanda che assilla il quotidiano diretto da Ezio Mauro riguarda i progetti di Matteo Renzi, sempre più nei cuori di Repubblica: “Può sopportare Matteo Renzi l’idea di procrastinare a data da destinarsi il suo appuntamento con la sfida elettorale?”. A preoccupare il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari è proprio quella prospettiva invece di fatto auspicata dal Corriere, ovvero la formazione di un centro moderato e popolare: “Nel progetto di un centro moderato è insito il germe che può far venire meno la ragione sociale del Partito democratico”. Come dire: quindi, meglio tornare alle urne. Proprio come vuole Renzi…

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