Il voto del cda di ieri è “un primo passo, ma non risolutivo, nel percorso di necessario adeguamento della governance societaria ai vincoli normativi negli Usa”, spiega la Bicocca. Ma Sinochem non si arrende
È “venuto meno il controllo di MPI Italy (e, per l’effetto, di Sinochem)” su Pirelli “a seguito dell’emanazione del DPCM Golden Power” nel 2023. È quanto si legge nella nota stampa pubblicata dopo il consiglio di amministrazione di Pirelli che ieri ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2024 a maggioranza con il voto favorevole di 9 su 15 consiglieri. La decisione sull’assenza del controllo da parte di Sinochem su Pirelli è rilevante perché “rappresenta un primo passo, ma non risolutivo, nel percorso di necessario adeguamento della governance societaria ai vincoli normativi negli Usa”, ha spiegato Pirelli con riferimento a un mercato chiave per l’high value (un settore che pesa per il 76% dei ricavi totali) e la tecnologia Cyber Tyre.
Un decennio al termine?
Dopo 10 anni di convivenza Pirelli prova a prendere le distanze dal socio cinese che, dopo aver investito 7,1 miliardi di euro, non intende però farsi mettere alla porta. Il presidente di Pirelli (e di Sinochem) Jiao Jian e i consiglieri Chen Aihua, Zhang Haitao, Chen Qian, Fan Xiaohua hanno votato contro. Ma il fronte cinese non è compatto: Tang Grace si è astenuta e gli indipendenti Marisa Pappalardo e Alberto Bradanini hanno votato a favore. In serata arriva la presa di posizione di MPI Italy che esprime un “profondo disappunto e ferma opposizione” per quanto emerso dal consiglio di amministrazione. La società, si legge, “continua a detenere una percentuale rilevante per l’esercizio di un’influenza dominante nell’assemblea ordinaria e quindi ad avere il controllo di Pirelli, pur non esercitando in attuazione del decreto Golden Power attività di direzione e coordinamento”.
La risposta di Pirelli
Pirelli, “con riferimento alla dichiarazione di Marco Polo International” in una nota “ne respinge il contenuto e conferma la correttezza delle analisi condotte dal management e approvate dal consiglio di amministrazione”. Il DPCM Golden Power “ha definito una rete di misure complessivamente operanti a tutela dell’autonomia” di Pirelli e del suo management, ha dichiarato ancora la società. “Management non nominato dall’azionista Sinochem e la cui autonomia e continuità sono a tutela della cultura industriale Pirelli”, conclude la nota.
Un tema cruciale
Il tema della presenza cinese è cruciale. Infatti, la commercializzazione di gomme dotate di sistemi hardware e software può ancora incappare nelle maglie stringenti delle nuove normative statunitensi. A metà marzo l’amministrazione Trump aveva infatti licenziato la norma sui veicoli connessi che vieta la vendita di hardware e software provenienti da società cinesi, tra cui il Cyber Tyre di Pirelli. Quello americano è “un mercato chiave nel segmento dei pneumatici High Value e di sviluppo e diffusione della tecnologia Cyber Tyre. Il management”, prosegue la nota, “ha pertanto ribadito che continuerà nel dialogo con i principali soci per allineare la governance di Pirelli alle normative americane, in particolare quella legata ai veicoli connessi, nell’interesse della società e di tutti i suoi stakeholders”.
Risultati finanziari 2024
L’esercizio 2024, i cui i risultati non auditati e preliminari erano già stati oggetto di comunicazione al mercato il 26 febbraio 2025, si è chiuso con un utile netto consolidato di 501,1 milioni di euro, in crescita dell’1% rispetto ai 495,9 milioni di euro dell’esercizio 2023, e ricavi in aumento dell’1,9% a 6.773,3 milioni di euro. L’esercizio, inoltre, ha visto un ulteriore miglioramento delle performance di sostenibilità: per maggiori dettagli si rimanda al comunicato del 26 febbraio scorso. Il consiglio di amministrazione ha approvato anche i risultati della capogruppo Pirelli & C. Spa che nel 2024 ha registrato un utile netto di 302,0 milioni di euro, in crescita del 24,3% rispetto ai 242,9 milioni di euro dell’esercizio 2023. Il Cda, in linea con la politica dei dividendi dell’Industrial Plan Update 2024-2025 che per l’esercizio 2024 prevedeva una distribuzione pari a circa il 50% del risultato netto consolidato, proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,25 euro per azione (0,198 euro per azione a titolo di esercizio 2023) per un totale complessivo di 250 milioni di euro. Il dividendo relativo all’esercizio 2024 sarà posto in pagamento a partire dal 25 giugno 2025 (stacco cedola il 23 giugno 2025 e record date il 24 giugno 2025).
I target 2025
Pirelli “conferma, alla luce delle elevate incertezze sui dazi Usa, gli obiettivi comunicati al mercato lo scorso 26 febbraio”, si legge nella nota. “La società ha già definito un piano di mitigazione dell’impatto dei dazi Usa, qualora entrassero in vigore le misure attualmente annunciate, con l’obiettivo di garantire i target di Ebit Adjusted e di generazione di cassa nella parte bassa della guidance, raggiungendo pertanto l’obiettivo di deleverage”, continua il comunicato.