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Le parole (chiave) di Meloni al forum imprenditoriale italoturco

Di Giorgia Meloni

Fondamentale continuare a lavorare per creare un ambiente sempre più favorevole a chi vuole venire in Italia a investire e a creare occupazione. Voi sapete che è quello a cui questo Governo si è dedicato fin dal suo insediamento e che il nostro lavoro ha consentito all’Italia di tornare particolarmente efficace nella capacità di raccogliere e attrarre investimenti. È una Nazione oggi solida economicamente, finanziariamente, stabile politicamente e questo sicuramente fa la differenza. Il discorso di Giorgia Meloni al forum Italia-Turchia

Buon pomeriggio a tutti, grazie della vostra presenza, una presenza numerosa, una presenza molto qualificata. Abbiamo scelto insieme al Presidente Erdoğan di essere qui con voi per portare il nostro saluto ai lavori di questo Business Forum perché riteniamo che la dimensione economica, commerciale e industriale sia un tassello fondamentale della relazione strategica tra Italia e Turchia, due Nazioni che sono alleate e amiche nel contesto euro-mediterraneo.

I nostri tessuti produttivi e industriali sono fortemente interconnessi, sono tessuti produttivi e industriali complementari: in Turchia sono presenti oltre 400 imprese italiane che danno lavoro a circa 30.000 persone e generano un fatturato complessivo di circa 18,5 miliardi di euro. Le aziende italiane giocano un ruolo decisivo nella produzione manifatturiera nei distretti industriali turchi, abbracciando numerosi comparti.

Da decenni inoltre le nostre imprese assicurano un contributo rilevante allo sviluppo infrastrutturale della Nazione turca. Sono molte le grandi opere che parlano anche italiano e raccontano le eccellenze che il Made in Italy può vantare a livello ingegneristico. Penso ad esempio al terzo Ponte sul Bosforo che collega l’Europa e l’Asia e che è il ponte stradale ferroviario a campata unica più lungo del mondo.

L’Italia è il primo partner commerciale della Turchia nell’area del Mediterraneo, il secondo partner commerciale della Turchia in Europa con un interscambio cresciuto notevolmente negli ultimi anni passando da 26 miliardi nel 2023 alla cifra record di oltre 32 miliardi di dollari nel 2024, dinamica nella quale le esportazioni italiane hanno avuto un ruolo decisivo, hanno registrato solamente nell’ultimo anno un aumento di circa il 28%, quindi di quasi il 30%, e questo balzo in avanti ci ha consentito di centrare con ben 5 anni di anticipo l’obiettivo che era stato fissato dai governi italiano e turco durante l’ultimo Vertice intergovernativo che era fissato a 30 miliardi di euro di interscambio, ma chiaramente l’aver così velocemente raggiunto questo obiettivo ci sprona a fare ancora di più e ancora meglio. Ragione per la quale oggi abbiamo firmato una Dichiarazione congiunta che fissa un obiettivo nuovo e decisamente ambizioso e cioè portare il nostro interscambio commerciale a 40 miliardi di dollari nel medio termine. 

È chiaramente un traguardo che richiede molto impegno ma sappiamo che per centrarlo possiamo contare soprattutto sul dinamismo e sulla capacità delle aziende italiane e turche di creare valore con investimenti reciproci. Molte imprese italiane stanno investendo in Turchia anche in termini di de-risking e reshoring e la nostra cooperazione sta crescendo in settori che sono cruciali come le materie prime critiche, l’aerospazio, la difesa e il settore farmaceutico.

Allo stesso modo le grandi aziende turche sono sempre più interessate a investire in Italia, i numerosi accordi sottoscritti nella giornata di oggi e all’interno, nell’ambito di questo Business Forum ne sono una prova tangibile. È un’altra dimostrazione del fatto che è fondamentale continuare a lavorare per creare un ambiente sempre più favorevole a chi vuole venire in Italia a investire e a creare occupazione. Voi sapete che è quello a cui questo Governo si è dedicato fin dal suo insediamento e che il nostro lavoro ha consentito all’Italia di tornare particolarmente efficace nella capacità di raccogliere e attrarre investimenti. È una Nazione oggi solida economicamente, finanziariamente, stabile politicamente e questo sicuramente fa la differenza.

L’obiettivo comune al quale lavoriamo con i nostri partner turchi è quello di rafforzare l’autonomia industriale europea e mediterranea rendendo le catene del valore sempre più resistenti agli shock esterni, sempre più vicine e sempre più sicure. In questo quadro io considero estremamente importante la scelta di Baykar Technologies di acquisire Piaggio Aerospace e di dar vita insieme a Leonardo a un’alleanza italo-turca nel settore dello sviluppo, della produzione e della manutenzione di sistemi aerei senza pilota.

È un accordo strategico che prevede la nascita di una joint venture con sede in Italia che permetterà di valorizzare i rispettivi punti di forza, di aprire nuove opportunità di mercato, soprattutto in Europa. Reputo ugualmente significativo il piano di investimenti triennale che è stato presentato da Beco per rilanciare la competitività degli stabilimenti italiani, per valorizzare la forza straordinaria del Made in Italy. E’ un accordo che i nostri Ministri dell’Industria – che ringrazio – hanno seguito fin qui continueranno a seguire con grande attenzione anche per garantire i livelli occupazionali. Rafforziamo la collaborazione anche in campo energetico, contesto nel quale siamo già partner strategici, in particolare per l’approvvigionamento di gas naturale attraverso il Trans Adriatic Pipeline, in prospettiva con lo sviluppo delle risorse turche a partire dallo sviluppo del giacimento di Sakarya nel Mar Nero a cui hanno contribuito imprese italiane di primo piano come Saipem o Tenaris, anche il gas prodotto dalla Turchia potrà arrivare in Italia. Approfondiremo questo ambito di cooperazione per cogliere le opportunità che possono arrivare in futuro sia per l’idrogeno sia per quello che riguarda le rinnovabili.

Come la transizione energetica anche la transizione digitale si basa sulla connettività, i dati sono l’energia delle nostre società digitali ed è la ragione per la quale io considero molto importante anche l’intesa raggiunta tra Tim Sparkle e Turkcell per connettere la Turchia all’Italia e all’ecosistema europeo delle telecomunicazioni. Il progetto prevede la realizzazione di una dorsale digitale all’avanguardia da 4.000 km che attraversa il Mediterraneo, e che migliorerà la connettività tra Europa, Asia e Medio Oriente.

Scegliamo inoltre di consolidare la nostra cooperazione nell’ambito spaziale, nello sviluppo infrastrutturale, nei trasporti, nella valorizzazione delle nostre ricchezze culturali e archeologiche, anche nello sport, sapete che Italia e Turchia hanno insieme la responsabilità di organizzare gli Europei di calcio del 2032, sappiamo bene quanto eventi di questa portata siano anche un’occasione per attrarre investimenti, creare sviluppo, creare occupazione.

Le nostre Nazioni infine condividono già una base solidissima di cooperazione economica e industriale in settori fondamentali. Il nostro obiettivo è quello di sviluppare la nostra cooperazione verso gli ambiti più strategici del presente e del futuro che sono intelligenza artificiale, materiali critici, transizione energetica, tecnologie avanzate, esplorazione spaziale.

Lo faremo sfruttando ovviamente la forza e il dinamismo dei nostri tessuti produttivi che possono annoverare non solo grandi campioni industriali – che sono capaci di competere su scala globale – ma anche tantissime piccole e medie imprese che rappresentano un patrimonio di capacità innovativa, di eccellenza produttiva, straordinario e se vogliamo unico. E quindi non resta ovviamente che metterci al lavoro.

Al Presidente Erdogan e alla sua delegazione voglio dire ancora una volta grazie per questa importante visita, per le molte intese che abbiamo raggiunto oggi, che ci consentono di rafforzare la cooperazione con un partner importante, con un alleato nel quadrante mediterraneo e nel quadrante dell’Alleanza Atlantica. Chiaramente non considero la giornata di oggi un punto d’arrivo, la considero come sempre un nuovo punto di partenza. Grazie e buon lavoro a tutti.


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